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La seconda giornata della decima edizione della Festa del Cinema di Roma ha visto protagonista Jude Law.

L'attore inglese è stato al centro del secondo incontro ravvicinato, i Close Encounters, gli happening della Festa che consentono al pubblico di incontrare i grandi del mondo dello spettacolo.

Jude Law, intervistato dal direttore artistico della Festa del Cinema Antonio Monda, si è raccontato attraverso la selezione di alcune clip di film da lui interpretati, cominciando con A.I. – Intelligenza artificiale, film del 2001 diretto da Steven Spielberg.

Il film in orignie doveva essere porodotto da Stanley Kubrick: "Steven Spielberg mi ha approcciato con una sceneggiatura che doveva esere un'evoluzione di uno scritto di Stanley Kubrick. – ha raccontato Jude Law – Stanley doveva produrlo e Steven dirigerlo. Ma proprio prima di inziare al produzione, Stanley scomparve. Quindi il film diventò un progetto curato con molta passione per Steven, in memoria di Stanley".

Su Spielberg confessa di essere rimasto sorpreso: "Mi soprese molto come fu incredibilmente collaborativo. – racconta Law – Provate ad immaginarvi come possa essere addentrarsi nel mondo di Spielberg, un maestro che ha creato film di maggior successo nella storia del cinema e tu sei per lo più un piccolo ingranaggio di una macchina enorme, e questo fu chiaro fin dall'inizio. Mi chiese di imprrovvisare". Fu infatti un'idea di Jude Law di rendere il suo personaggio in A.I. (Gigolò Joe, un robot gigolò) ballerino, tanto che prese lezioni di ballo.

Il film di Spielberg che più lo ha segnato è sicuramente "Incontri ravvicinati del terzo tipo": "Ricordo che ero bambino e mi spaventai molto, eppure già all'epoca mi appassionò il genere con cui poi Spielberg è divenuto famoso. La sua qualità è un interessante bilanciamento tra la vita domestica, i problemi quotidiani di due genitori e la fantasia e la magia che ci permettono di evadere dalla realtà".

L'incontro si è concluso poi con una clip tratta da un film amato da Jude Law. L'attore ha scelto "La morte corre sul fiume" (titolo originale The Night Of The Hunter), film del 1955 diretto da Charles Laughton. Il motivo?  "Perché amo il cinema che ha un equilibrio tra realtà e teatralità".