Ritarda l'apertura del mercatino della Befana, al vaglio la possibilità di una soluzione "solidale"
Le storiche bancarelle di Piazza Navona sono state al centro del dibattito di questi ultimi mesi, a partire dal contestato bando di assegnazione delle bancarelle che ha visto la vittoria della discussa famiglia Tredicine. Ad oggi la polemica continua dal momento che il celebre mercatino della Befana non ha ancora preso vita.
Il ritardo è dovuto dalla richiesta da parte del Comune di 450.000 euro per mettere in sicurezza l’evento, spesa che dovrebbe essere. Carico degli ambulanti vincitori del bando.
Ma, dato l’alto costo, questi si rifiutano di sostenere le spese e vogliono ottenere uno sconto.
La trattativa va avanti da giorni ma, dato che ogni mediazione verrebbe vista come una concessione agli ambulanti, il Campidoglio non vuole cedere.
Ecco il motivo per cui si è irrigidito, rischiando così di non assegnare i banchi e di non aprire, neanche quest’anno, il mercatino più famoso della Capitale.
L’alternativa che la Sindaca hai in mente, per ora non ancora certa, potrebbe essere quella di ospitare a Piazza Navona una fiera solidale con i prodotti tipici dei comuni colpiti dal sisma che ha devastato le regioni di Lazio, Abruzzo e Marche nell’agosto del 2016.
Un’idea mediaticamente vincente che potrebbe piacere a molti ma che prevede che il contrastatissimo bando venga nuovamente sottoposto al vaglio tecnico.
Ora non resta che attendere la decisione finale sperando di poter rispettare almeno la data dell’8 dicembre senza ulteriori slittamenti.