La nostra intervista a Emma, che ci racconta l’album Essere Qui – il sesto di inediti – tra rivoluzione, cambiamento e consapevolezza.

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Il 26 gennaio, su etichetta Universal Music, è uscito Essere Qui, il sesto album di inediti di Emma, prodotto insieme a Luca Mattioni.

Un lavoro nuovo, che mostra una grande consapevolezza e un grande cambiamento, come dice la stessa Emma ai nostri microfoni. Suonato da grandi musicisti come Paul Turner, Enrico ‘Ninja’ Matta, Lorenzo Poli, Luca Mattioni, Adriano Viterbini e Andrea Rigonat e mixato e registrato presso le Officine Meccaniche di Milano da Matt Howe, Essere Qui si avvale del prezioso contributo di giovani autori, tra cui Davide Petrella, Davide Simonetta, Gianni Pollex e Federica Abbate.

“Essere qui parte da una presa di coscienza molto forte. – rivela Emma – Essere qui significa fare ciò che amo fare, è un titolo ma è anche un inno alla vita e alla positività di questo periodo. Una dichiarazione di intenti”.

Si dice cambiata, Emma, e insieme a lei tanti piccoli dettagli del suo essere artista. “Un lavoro che ha dato questi frutti finali e tutti hanno contribuito a questo cambiamento – spiega – quindi sicuramente è un disco di grande rivoluzione, grande cambiamento e grande consapevolezza”.

Pensa alla musica Emma Marrone e all’arte, che – a suo dire – deve “spiazzare non piacere”, come dimostra chiaramente il singolo L’Isola, che ha fatto da apripista all’album. E sulla tv non spende tante parole: conferma che non sarà a Sanremo, neanche in veste di ospite, e ammette che a suo modo il piccolo schermo le è servito.

“Sono una persona molto malleabile. – confessa – Ho fatto esperienze televisive, ma a modo mio. Nella vita voglio fare tutto quello che mi va di fare e rifarei tutto ciò che ho fatto. Mi ha reso quella che sono ora”.

Emma Marrone Le Iene pelliccia