tutti i fan de Il Commissario Montalbano provano affetto per Catarella, il personaggio interpretato da Angelo Russo. Solo ora l’attore svela il suo difficile passato ed il colpo di fortuna al provino della famosa serie televisiva

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Il Commissario Montalbano è appena tornato in tivù con il solito travolgente successo. Tra i personaggi più amati dal pubblico c’è quello dell’imbranato agente Agatino Catarella, interpretato da Angelo Russo. In pochi però conoscono il burrascoso passato dell’attore, sempre presente nella serie televisiva della Rai.

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Cosa faceva quest’attore sbucato dal nulla con i primi episodi della fiction siciliana? A rivelarlo è direttamente lui, che parla della parte più difficile della sua vita…

Il Commissario Montalbano, Catarella racconta il suo passato burrascoso: ecco cosa faceva prima di interpretare l’agente di polizia

Sono passati 20 anni – ha recentemente confessato a TV Sorrisi e Canzoni – Partecipai a un provino a Ragusa, nella sede di un’emittente privata. Cercavano due figure per la nuova fiction del Commissario Montalbano: uno era un agente di custodia cautelare che sarebbe comparso soltanto in una puntata; l’altro ruolo era quello di Catarella. Sono stato scelto per il secondo ed eccomi ancora qui. Certo, ho avuto un po’ di fortuna, ma me la sono anche giocata bene”.

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Un provino, il suo, al quale era andato completamente impreparato: “Mi chiesero se avessi letto i libri di Camilleri. Io risposi che li conoscevo tutti, ma in realtà non ne avevo letto neanche uno. Adesso me li manda la Rai appena vengono pubblicati”.

Il Commissario Montalbano, Catarella racconta il suo passato di stenti

La sua carriera, poi, è finalmente decollata, nonostante le difficoltà iniziali: “Io da piccolino volevo fare l’attore, vedevo De Sica, Boldi, Alberto Sordi, era il mio sogno. Dissi a mio padre: ‘Un giorno farò l’attore’. E lui mi rispose di trovarmi un lavoro. Vivevo in una baracca con degli zingari, a Roma era difficile trovare case, scappai e mi trovai un amico, uno zingaro. Mangiavo là, era come una famiglia, se si arrangiavano la notte non lo so, ma io non facevo queste cose”.

Insomma, non proprio la vita di oggi, quando oramai tutta Italia lo riconosce, associandolo al suo personaggio più celebre. Una lezione, la sua, che può essere d’ispirazione a tanti che, anche un po’ avanti con l’età, non hanno mai perso l’abitudine di sognare…