Gianni Morandi, il tour parte da Rimini e prosegue poi nei Palasport italiani. A Il Corriere della Sera, il cantautore racconta i suoi esordi e il suo entusiasmo per questo nuovo viaggio.

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E’ partito da Rimini, dall’RDS Stadium, il 24 febbraio il Gianni Morandi Tour 2018 “d’amore d’autore”, che porterà il cantautore nei prossimi mesi nei Palasport italiani. 20 date, tra cui spiccano già dei sold out registrati a Rimini, Montichiari, Conegliano, Acireale, Bologna, Milano e Torino e a cui si aggiunge la data del 25 aprile all’Arena di Verona, dove avrà luogo una serata evento in apertura della nuova stagione extra lirica.

Una nuova lunga avventura per Gianni, che presenterà sul palco sia le canzoni dell’ultimo lavoro discografico – d’amore d’autore appunto – sia vecchi successi, imprescindibili per il pubblico dell’artista. Che, in un’intervista rilasciata in esclusiva a Il Corriere della Sera, non ha nascosto un po’ di preoccupazione per questo viaggio in musica.

“Ho iniziato assieme ai Beatles. – ricorda Gianni – E mi consola vedere che anche Paul McCartney continua a fare concerti. Avevo fatto un provino per la Rca, filiale del colosso americano sbarcato in Italia con l’appoggio del Vaticano. Franco Migliacci, grande autore che ha firmato molti dei miei successi, mi ha raccontato che gli arrivò questa canzone scritta da un emigrante, Toni Dori, e che decisero di provare ad affidarla a me (Andavo a 100 all’ora, ndr). Chiamarono il mio manager, Paolo Lionetti, un arbitro di pugilato che voleva farmi fare boxe… Andammo a Roma con un treno che faceva tutte le fermate. Ricordo Morricone che firmò l’arrangiamento…”.

Oggi è tutta un’altra storia, lo sa anche Gianni. Ma non per questo il cantautore si rifiuta di sperimentare un po’ e ne è un esempio lampante il duetto con Fabio Rovazzi (“In tanti mi dicevano ‘ma cosa fai?’ e invece…” commenta in proposito Morandi).

Il tour vanta un design asimmetrico e una super band, composta da giovani musicisti provenienti dall’area emiliana: Alberto Paderni alla batteria, Mattia Bigi al basso, Lele Leonardi e Elia Garutti alla chitarra, Alessandro Magri alle tastiere, Simone D’Eusanio al violino, Francesco Montisano al sax, Lisa Manara, Augusta Trebeschi e Moris Pradella ai cori.