‘Il successo dell’anno scorso evidentemente non era un successo’, polemica per lo slittamento in estate della terza stagione di Tutto può succedere. Ecco le parole del protagonista, Pietro Sermonti
Tutto può Succedere 3 è appena iniziato ma qualcosa ha cominciato a scricchiolare già a poche ore dalla programmazione del primo episodio della nuova stagione della fiction di Rai Uno. A scoppiare in rivolta sono stati gli stessi protagonisti della serie, e in particolare Pietro Sermonti, interprete di Alessandro Ferraro.
Ma come mai l’attore se l’è presa con l’azienda di Stato? Che cosa sarà mai successo in casa Rai?
Tutto può succedere 3: Pietro Sermonti lancia accuse alla Rai
Il problema sembra essere la data di trasmissione, programmata a sorpresa in pieno giugno. Un periodo sicuramente lontano dai grandi numeri del pieno della stagione, ai quali la fiction era abituata.
“Ci hanno messo praticamente a Ferragosto – è sbottato Sermonti ai microfoni de Il Messaggero – in piena estate, al posto dei Mondiali. Il successo dell’anno scorso evidentemente non era un successo. Non voglio fare sarcasmo ma è come fare un frontale con la realtà. Se una serie piace al pubblico non si merita certo questa collocazione balneare”.
Tutto può succedere 3: la guerra degli attori e l’ironia del web
In realtà qualcosa che non va la serie ce l’ha, come lo stesso attore precisa. “La terza stagione – continua Sermonti nella sua intervista al quotidiano romano – ha momenti che magari si potevano evitare e un’evoluzione in chiave rosa del mio personaggio che mi ha fatto arrabbiare, a cui mi sono opposto con tutte le forze. Ma il problema non è la qualità: il cast, e non parlo di me, è di altissimo livello. Il problema è che paghiamo la crisi di fiducia generale nel dramedy come genere tv”.
Parole, le sue, che trovano conferma in quelle di chi ha già visto l’anteprima pubblicata dal 5 giugno scorso su RayPlay – altro fattore, questo, che ha scatenato malcontenti tra gli attori. C’è chi giustifica questa scelta in quanto sembra che lo sceneggiato sia “fatto a ca**o di cane”. E chi addirittura dice che gli attori dovrebbero “ringraziare il cielo che nonostante abbiano sporcato un capolavoro come Parenthood (la serie americana alla quale la fiction è ispirata, ndr) ancora qualcuno li consideri”.
Insomma, dure polemiche che sembrano non essere affatto vicine a placarsi. E voi, come avete trovato la prima puntata di Tutto può succedere 3? Cosa ne pensate? La Rai avrà fatto bene a trasmetterla a giugno? O si tratta di una imperdonabile ingiustizia?