Rock in Roma 2018 arriva alla conclusione, e la soddisfazione è tanta come ci racconta Max Bucci nella nostra intervista esclusiva. Occhi puntati già sull’edizione 2019.
Max Bucci ‘Rock in Roma 2018 chiude con grandi numeri’ e ora occhi puntati alla prossima edizione
La decima edizione del Rock in Roma giunge al suo termine, con un risultato che da grande soddisfazione agli organizzatori.
I numeri parlano chiaro: oltre 40mila persone per il concerto del titano Roger Waters, più di 30.000 per Coez e ancora in tantissimi per Caparezza (11.000), Mannarino (15.000). Sono state superate le 190.000 presenze e la soddisfazione è tanta.
“I numeri fortunatamente grazie ai grandi artisti, ci sono. – dice ai nostri microfoni Max Bucci, uno dei padri fondatori del Festival – Un paio di anni fa, durante la presentazione dell’edizione di Rock in Roma, avevo polemizzato per l’assenza di artisti italiani, in un festival come il nostro che è italiano. Se tu vai a Rock in Rio la maggior parte dei nomi (al di là ovviamente dei super nomi come possono essere Roger Waters o The Rolling Stones) sono artisti brasiliani, latini. Noi avevamo bisogno di artisti italiani e all’epoca facemmo il palco ‘The Italian Way’. Si esibirono tanti artisti che oggi si sono esibiti sul main stage e anche un certo Coez che quest’anno ha portato più di 30000 persone nella sua data all’Ippodromo delle Capannelle”.
Rock in Roma 2018 – Max Bucci dopo ‘The Italian Way’ porta tanti artisti italiani sul main stage del Festival
Un’edizione che come abbiamo detto fin dall’inizio parlava italiano, senza dimenticarsi però dei grandi nomi internazionali del rock, che hanno fatto e fanno ancora la storia della musica internazionale. Non solo Roger Waters immenso e straordinario nel suo concerto al Circo Massimo, ma anche Jeff Beck che sul palco del Teatro Romano di Ostia Antica, ha dato a tutti una grande lezione di cosa voglia dire essere rock (lo ricordiamo ha suonato con una forte emorragia al naso, e nonostante la copiosa perdita di sangue l’energia, il talento e la sua anima hanno travolto il pubblico).
E se è vero che questa edizione si è conclusa, Maxmiliano Bucci e Sergio Giuliani stanno già lavorando sull’edizione numero 11 che vedrà unirsi insieme due delle più importanti realtà romane: The Base e Fondazione Musica per Roma. La prossima estate infatti arriverà la prima edizione del Rock in Roma Summer Fest 2019.
“Era un altro sogno nel cassetto – prosegue Bucci – Quando fai due grandi festival nella stessa città e nell’insieme superi i numeri di Londra o New York nel periodo estivo, devi essere organizzato, unito. Questa nostra preghiera è stata ascoltata!”
Occhi puntati sul Rock in Roma Summer Fest 2019, dove non mancheranno i grandi i nomi ma ci sarà spazio anche per gli emergenti, perché come dice Max Bucci “Sono loro che riempiono gli stadi! Punteremo a far contenti tutti i romani e tutti gli addetti ai lavori e a fare grandi numeri anche il prossimo anno”.