Retake Roma, è un movimento no profit impegnato nella lotta contro il degrado della capitale. Ecco come diventare ‘retaker’
Recupero dei beni pubblici, una città più pulita, rispetto per gli spazi comuni: possibile? Sì, secondo Rebecca Spitzmiller, fondatrice del movimento Retake Roma.
Cos’è Retake Roma?
Retake Roma è una organizzazione di volontariato no profit, laica e apartitica. È nata nel 2009 dalla volontà di alcuni cittadini e cittadine di lottare contro il degrado. Questo desiderio si traduce in due attività: il lavoro volontario di recupero dei beni pubblici e degli spazi cittadini, da una parte, e l’attività di sensibilizzazione ed educazione al rispetto per il territorio dall’altra. Sono partiti in pochi: piccoli gruppi di quartiere che hanno sentito l’esigenza di mettere un freno al degrado nei pressi delle loro case. Grazie ai social network, il movimento si è espanso. Oggi su Roma sono attivi circa 70 gruppi.
Chi sono i retaker e dove trovarli
I cittadini che fanno parte di un gruppo Retake Roma sono detti “retaker”. Sono attivamente dediti al recupero di beni pubblici e spazi che versano in stato di degrado. Essendo una organizzazione che si basa sulla volontà dei cittadini e sulla comunità della zona o del quartiere in cui il gruppo viene attivato, ci si può trovare di tutto: studenti – universitari o anche più giovani – pensionati, famiglie.
I retaker organizzano nei quartieri interventi di “clean up” – cioè di rimozione dei tag o delle scritte vandaliche sui muri e di recupero del decoro urbano, attraverso la raccolta della spazzatura lasciata sui marciapiedi o fuori dai cassonetti per esempio. Un aspetto molto importante è il carattere volontario, pertanto non è possibile “chiamare” i retaker per fare un intervento: invece l’organizzazione aiuterà il richiedente a organizzare un evento o delle attività sul territorio.
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Vuoi iniziare il recupero dei beni della tua città? Ecco come diventare retaker
Come specificato sulla guida del retaker pubblicata sulla pagina facebook di Retake Roma, ci sono alcune attività che possono essere svolte in autonomia e con la legge dalla propria parte. Uno dei consigli riportati sulla pagina è di iniziare rimuovendo “gli adesivi “traslochi/sgomberi” e “serrande” nonché tutte le affissioni abusive (locandine, affittasi/vendesi che si trovano su beni pubblici quali pali della luce, pali della segnaletica stradale, pattumiere, ecc.).”
Questa attività può essere svolta senza l’impiego di materiali o attrezzature speciali (sebbene i guanti siano sempre consigliati) e soprattutto nel rispetto delle norme vigenti. Infatti, si legge ancora sulla pagina, “i Retaker applicano il principio costituzionale di sussidiarietà (art. 118, III comma Cost.). Gli adesivi e le affissioni su demanio pubblico sono abusive ex art. 663 c.p. mentre gli le scritte vandaliche sono illegali ex art. 639 c.p..”
Infine, per chi volesse unirsi ad un gruppo, sul sito ufficiale di Retake Roma è possibile verificare che ce ne sia uno attivo nel proprio quartiere. Qualora non ne esistesse ancora uno, sarà possibile trovare e poi seguire tutte le istruzioni per creare il nuovo gruppo e iniziare l’opera di recupero della città.