Quanto guadagna un calciatore professionista dopo il ritiro? La cifra ti lascerà con la bocca aperta. Non è come potresti immaginare
Quanto guadagna un calciatore professionista dopo il ritiro?
I calciatori sono senza ombra di dubbio una dalle categorie lavorative che, nell’immaginario collettivo, gode delle retribuzioni più alte. Ma quanto guadagna un giocatore professionista dopo il ritiro? La risposta non è così scontata e per molti potrebbe essere una vera e propria sorpresa…
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Dopo il ritiro, molti giocatori professionisti devono rifarsi una vita
Innanzitutto, secondo una stima fatta qualche anno fa dall’Associazione Italiana Calciatori, gli stipendi dei professionisti non sono poi così alti come si pensa. I Paperoni del calcio come Cristiano Ronaldo o Lionel Messi sono veramente pochi e la media pro-capite è difatti di 50mila euro lordi a stagione.
Soltanto il 5% del totale dei professionisti, dunque, si ritrova a vivere di rendita dopo la fine della carriera. Il resto deve rifarsi una vita, provando a riciclarsi nel mondo del calcio o talvolta ricominciando completamente da capo.
C’è chi resta nell’ambiente, diventando allenatore o collaboratore tecnico. C’è chi entra addirittura come dirigente nelle società nelle quali ha militato e chi diventa osservatore, procuratore o giornalista sportivo. Ma poi ci sono quelli che scelgono tutt’altra strada. Sfogliando gli annali troviamo di tutto: dai gestori di ristoranti ai dentisti, dagli agenti immobiliari ai commercianti al dettaglio.
Quanto guadagnano i calciatori professionisti quando vanno in pensione?
Quanto alla pensione vera e propria, poi, in Italia i calciatori la percepiscono soltanto dopo i 66-67 anni, come tutti i comuni mortali.
L’assegno varia ovviamente sia in base allo stipendio percepito durante la carriera da giocatore che in base a quanto fatto in seguito ma, in media, a ogni calciatore professionista attualmente in attività toccherà un assegno di circa 1500 euro al mese.
Foto: Kikapress