‘Si deve vergognare’, Barbara D’Urso attacca l’ex Sindaco di Castelvolturno che critica i neomelodici napoletani. Bagarre in studio
Di scontri piuttosto accesi a Pomeriggio 5 siamo abituati a vederne parecchi. Ma questa volta a schierarsi contro un suo ospite – e non è una novità – è stata la stessa conduttrice. Barbara D’Urso ha discusso animatamente con l’ex sindaco di Castel Volturno, il quale ha criticato con asprezza la musica neomelodica napoletana. Mandando su tutte le furie Carmelita, una partenopea doc.
(foto: Kikapress)
‘Si deve vergognare’, Barbara D’Urso attacca l’ex Sindaco di Castelvolturno che critica i neomelodici napoletani. Bagarre in studio
L’ex primo cittadino del comune campano ha dichiarato che durante il suo mandato, ha vietato la piazza ai cantanti neomelodici. La loro non è musica tradizionale – spiega – ma “musica di me**a”.
Quelle usate da Dimitri Russo sono state parole davvero dure: “Quello che i neomelodici cantano non fa parte della tradizione napoletana. Cantano solo l’amore, canzoni preconfezionate, tutte uguali”.
(foto: Kikapress)
‘Si deve vergognare’, Barbara D’Urso attacca l’ex Sindaco di Castelvolturno che critica i neomelodici napoletani. Bagarre in studio
Insomma, niente a che vedere con la vera musica tradizionale celebrata – ricorda Russo – da grandi artisti come Massimo Ranieri, ad esempio.
Immediata la replica di un rappresentante della categoria: “Io mi sento offeso. Dovrebbe vergognarsi di dire certe cose a giovani, ragazzi per bene che cantano l’amore” ha detto Tony Colombo in collegamento da casa sua.
(foto: Kikapress)
‘Si deve vergognare’, Barbara D’Urso attacca l’ex Sindaco di Castelvolturno che critica i neomelodici napoletani. Bagarre in studio
Anche da studio, Barbara D’Urso ha provato a difendere la canzone neomelodica napoletana dagli attacchi dell’ex sindaco di Castel Volturno, in nome della sua napoletanità.
D’altronde, Carmelita ha più volte dato spazio ai cantanti di questo controverso genere musicale che spopola in Campania e in molte zone del Sud Italia. Ma i telespettatori sembrano essersi invece schierati con Russo, almeno stando ai post apparsi sui social.
(foto: Kikapress)
‘Si deve vergognare’, Barbara D’Urso attacca l’ex Sindaco di Castelvolturno che critica i neomelodici napoletani. Bagarre in studio
“Ma possibile che in quello studio nessuno e dico nessuno abbia capito che il sindaco si riferisce alla musica neomelodica squallida attuale? Ha pienamente ragione, spero lo facciano parlamentare” cinguetta qualcuno su Twitter.
“Ma il sindaco non sta offendendo il sud, Napoli o la musica napoletana. Sta insultando la canzone neomelodica di oggi che fa davvero schifo” concorda un altro utente.
(foto: Kikapress)
‘Si deve vergognare’, Barbara D’Urso attacca l’ex Sindaco di Castelvolturno che critica i neomelodici napoletani. Bagarre in studio
Infine, una telespettatrice si rivolge direttamente Barbara D’Urso che si è scagliata contro l’ex sindaco di Castel Volturno: “Barbaré, guarda che il sindaco non ti ha toccato Napoli o il meridione. Lui sta combattendo la sottocultura che sembri voler giustificare”.
(foto: Kikapress)
Che fine ha fatto Nino D’Angelo? La nuova vita dopo la depressione. Cosa fa oggi per vivere
Ha cambiato stile ma resta il ragazzo semplice di sempre, nonostante i suoi 62 anni. Nino D’Angelo è uno degli artisti che ha rappresentato la napoletanità nel corso della sua carriera.
Dagli esordi giovanissimo, quando si dedicava a scrivere canzoni d’amore e a recitare nei film musicali che l’hanno reso famoso, alla maturità attuale, dove senza dimenticare le sue origini, canta e affronta tematiche sociali e di interesse collettivo.
In mezzo, un periodo difficile in cui ha sperimentato sulla sua pelle il dolore della perdita dei genitori che l’ha portato in depressione. Un momento buio dal quale si è ripreso, ricominciando a cantare e tornando sotto i riflettori.
Anche non solo si vede spesso sulle scene, Nino continua a lavorare e a dedicarsi alla sua passione più grande la musica, che lo porta ancora oggi a calcare i palcoscenici più importanti, come quello di Sanremo.
(foto: Kikapress)