I Soliti Ignoti è uno dei film più famosi di Mario Monicelli, ma non tutti sanno dove è stato girato: scopriamo le location a Roma
Vittorio Gassman al suo primo ruolo in una commedia brillante, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Carla Gravina, Claudia Cardinale e il mitico Totò. Sono gli indimenticabili attori protagonisti di uno dei più celebri film di Mario Monicelli, che grazie a questo capolavoro cinematografico ottenne due nastri d’argento e una nomination ai Premi Oscar. Parliamo de I Soliti Ignoti, straordinario film del 1948 ambientato a Roma, ma sapete dove è stato girato?
I soliti ignoti, dove è stato girato il film?
La storia narrata nel film è piuttosto nota e racconta di una sgangherata banda di cialtronelli – così li definiva il regista – che decide di svuotare la cassaforte del Banco dei Pegni. Il piano, studiato nei minimi dettagli, purtroppo fallisce, regalando un finale comico che dà spunti di riflessione.
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Ma dove è stato girato il film I Soliti Ignoti?
La pellicola è ambientata a Roma, in via delle Madonne che in realtà non esiste: in realtà si tratta di una struttura tra Via della Cordonata e Via delle Tre Cannelle.
La scena iniziale, quella in cui Cosimo e Capannelle distruggono il finestrino di un’auto con un mattone è ambientata in via Alesia, a Porta Metronia. Quella finale, invece, in cui Capannelle e Peppe si danno alla fuga è stata girata nel quartiere Nomentano, davanti ai palazzi dei Campi Flegrei.
Il luogo simbolo della pellicola, ovvero il Banco dei Pegni, si trova invece via delle Tre Cannelle, mentre il luogo da cui Tiberio si cimenta nelle riprese della cassaforte è ubicato da tutt’altra parte, a Santa Maria Maggiore. A proposito: il mercato dove Tiberio ruba la cinepresa è quello famosissimo di Porta Portese.
Le altre location del film
Essendo ambientato a Roma, sono molte le location dove è stato girato il I Soliti Ignoti, sebbene non tutte fin da subito identificabili. Ricordate ad esempio i famosi casermoni? Gli esperti di cinema ci hanno messo un bel po’ per capire che si trovano in via Tonale, all’incrocio con via Monte Taburno.
Più riconoscibili invece la Chiesa di Sant’Onofrio, che si intravede quando Peppe esce dal carcere, e la centralissima Via Nazionale, che si vede dalle vetrate dell’ufficio del giudice quando Er Pantera si addossa la colpa del tentato furto d’auto.
La finta scazzottata avviene in via Tunisi mentre la scena in cui la banda viene edotta su come scassinare una cassaforte è stata girata sul terrazzo di un palazzo a Portonaccio. L’edifico, che oggi non esiste più, si trovava tra piazza Enrico Cosenz e via degli Orti di Malabarba.
Ricordiamo infine che la casa di Capannelle si trovava in un complesso di baracche che sorgeva nei pressi di Via Collatina, l’edificio con i balconi a ringhiera sorge su Piazza dei Sanniti mentre il funerale di Cosimo si tiene al Foro Italico.