A novembre è uscito ‘Segreto’, il quarto album di Laura Bono. La cantante lo ha raccontato così ai nostri microfoni:
“L’album è composto da undici tracce tra cui ‘Voglio te’, in collaborazione con Gianna Nannini e la cover di ‘Fortissimo’ di Rita Pavone. Questo è un album che ha richiesto ben cinque anni per venire alla luce. Devo ringraziare i miei fans che mi hanno dato modo di farlo uscire attraverso una campagna di crowdfunding con una passione indescrivibile ed è anche per questo che li chiamo ‘i miei pezzi di cuore’. L’album parla molto di me, ma anche delle persone che amo e che mi amano e parla molto d’amore perché, secondo me, è ancora il pilastro dell’umanità. Parlo anche di sociale, ma è sempre l’amore che mi ha spinto a scrivere di certi temi. In questo album ci sono io nuda e cruda.”
Come ti è venuta l’idea di fare una cover di ‘Fortissimo’?
“E’ la canzone che avrei voluto scrivere. Sono molto legata a questo brano, soprattutto perché me lo cantava sempre mia madre quando ero piccola. Ho un ricordo molto bello della sua voce e per questo ho voluto riproporla. La collaborazione con la Nannini invece è stato quasi un sogno che si è avverato. Ci siamo piaciute subito, sia al livello artistico che umano ed è stata proprio lei a propormi di scrivere qualcosa insieme. Quando hai la fortuna di incontrare un personaggio di questo genere, vieni investita da un’onda di energia e non puoi fare a meno di assorbirne un po’”.
Si può dire che in questo album hai rivelato una parte di te che fino ad ora è rimasta segreta?
“Sì, ho svelato il mio ‘segreto’ se così vogliamo chiamarlo. In realtà ho rivelato uno stato d’animo universale che è quello di non voler soffocare più l’amore. In questo caso parlo della mia esperienza personale, ma ho voluto cantare di questo anche per chi si è trovato a dover soffocare il suo bisogno d’amore.”
E del suo successo in Norvegia dice:
“Lì sono famosissima, ma non mi soffermerei su questo. Ho girato molto ed ogni paese ha le sue sfumature. L’unica cosa che mette tutti sullo stesso piano, secondo me, è la musica.”
E poi ci regala un ricordo di quando ha aperto alcuni concerti di Vasco Rossi:
“C’erano migliaia di persone, vedere tutte quelle teste piccole piccole mi metteva un’ansia tremenda! I fans di Vasco sono molto irruenti, mi ricordo che una volta mi è anche arrivata una bottigliata in testa. Poi mi sono detta: ‘Questo palco, per questo tempo, è mio e me lo devo prendere’. Infatti poi è andato tutto benissimo”.
Ed infine ci ha parlato della sua etichetta indipendente, Isola:
“Isola è nata grazie ad un momento favorevole, ho capito che era il momento di andare avanti con le mie gambe e questo grazie anche all’aiuto del mio staff. Abbiamo lavorato tutti con tanta passione per un unico obiettivo, cosa che non puoi fare se sei in un’etichetta discografica di altri. Per forza di cose le energie vengono disperse perché ci sono più progetti da seguire. E poi avevo voglia di autonomia. Ed il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a produrre nuovi talenti”.