Nella suggestiva cornice del Contemporary Cluster è stato presentato IRAE: ambiente, arte, fotografia per parlare di sostenibilità

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È stato presentato a Roma, al Contemporary Cluster di Palazzo Brancaccio, IRAE il nuovo progetto d’arte in forma di libro della no profit Yourban2030 di Veronica De Angelis, realizzato in collaborazione con Angelo Cricchi.

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Una serie editoriale per guardare oltre il visibile, che fa incontrare l’editoria con l’arte, i temi ambientali e le nuove prospettive, con un occhio critico sul presente. Un’opera che stimola l’intelletto, immaginando futuri e documentando il presente attraverso l’Arte Contemporanea.

“Queso progetto nasce da un incontro casuale con Nagelo proprio mentre portavamo avanti uno dei progetti du Yourban2030, ho avuto modo di vedere alcuni lavori di Angelo. Ne sono rimasta affascinata e colpita e insieme abbiamo pensato che la fotografia e la narrazione potessero essere un altro modo per avvicinare le persone ai temi della sostenibilità.”

Veronica De Angelis – ideatrice di IRAE e presidente di Yourban2030

Non un semplice libra ma bensì un oggetto da collezione. Che stimola a guardare oltre il visibile, attraverso i contributi di grandi firme dell’arte della critica e della fotografia di oggi. Ezio Amato, Andreco, Nicola Bertollotti, Daniela Billi, Patrizia Boglione, Paolo Canevari, Tiziana Cera Rosco, Dario Coletti, Giacomo Costa, Ketty Di Tardo, Michele Freppaz, Simona Ghizzoni, Luca Marini, Antonio Marras, Shinya Masuda, Claudio Orlandi, Cristana Perrella, Patrizia Sardo Marras, Birgit Rusten, Wu Ming 1, Santiago Zabala. Questele firme di questo primo numero.

200 pagine per parlare di ambiente in modo nuovo, una lente originale per osservare e raccontare il presente; un appuntamento semestrale, per scoprire e riflettere su visioni, distopie, disastri e soluzioni. 

“Questo primo numero ha un mantra ed un simbolo giapponese il MU, che significa il vuoto. L’idea è emersa quando ho cominciato a raccogliere il materiale (che non è solo fotografico, ci sono anche arti visive, pittura, poesia..). Mi sono reso conto che tutti gli artisti con cui parlavo trattavano il vuoto nelle sue diverse declinazioni. Il vuoto come spazio pittorico autentico, l’infinito come dimensione fotografica, il colore assoluto, i codici della pratica artistica diventano elementi essenziali per configurare una nuova visione del mondo tutto intorno”.

Angelo Cricchi – direttore creativo IRAE

Crediti foto:Guillermo Luna_Irae_Yourban2030 via HF4