Sono molte le leggende sul conto di Orson Welles, tra i più grandi registi e drammaturghi del 900: già il suo esordio, con quella trasmissione radiofonica sull'attacco alieno (La guerra dei mondi), che si dice scatenò il panico negli Stati Uniti, fu decisamente fuori dall'ordinario.
Ma tutta la vita di questo grande artista è contraddistinta da grandi successi, grandi debacle, sfortune e colpi da maestro: la sua fama, come spesso accade, è aumentata a dismisura dopo la morte ed è rimasto intatto anche il mistero sull'ultimo film che il regista ha lasciato incompleto, prima della sua morte.
Il film, The other side of the wind, verrà terminato dopo oltre 40 anni grazie a Netflix: la piattaforma streaming di Palo Alto ha acquisito i diritti del film (che furono al centro di una contesa fra la figlia di Welles e l'ultima compagna) e si occuperà di restaurarlo e ultimarlo. L'annuncio ufficiale è arrivato da Frank Marshall, storico collaboratore di Steven Spielberg, che si incaricherà personalmente dell'opera.
Il film era stato iniziato negli anni '70 e mai ultimato, soprattutto per ragioni economiche. Welles lo aveva girato insieme a registi e amici come Peter Bogdanovich, John Huston, Norman Foster, Susan Strasberg, Oja Kodar e Joseph McBride. Si trattava di una potente satira contro il sistema di Hollywood, raccontata attraverso la storia di un anziano regista che gira un ultimo film quando è ormai sul viale del tramonto, pieno di nudi ed estremista, e nonostante sia stato eterosessuale per tutta la vita si innamora del protagonista maschile.
Il film è completo per quanto riguarda le riprese ma ne furono montati solo 45 minuti. A breve (anche se non sono note le tempistiche) il mondo potrà vedere quello che è stato definito "L'8 e 1/2 di Welles" grazie a Netflix, che si è dichiarata orgogliosa dell'intera operazione.