Quattro giovani videomaker provenienti dall’Accademia Italiana – Scuola di Roma hanno vinto il Pro Carton Student Video Award 2022, con il corto The Carton Family.
Provengono dall’Accademia Italiana – Scuola di Roma i quattro videomaker che hanno vinto il Pro Carton Student Video Award 2022, concorso promosso da Pro Carton, l’Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino, sponsorizzata da Reno de Medici (RDM). Hanno avuto la meglio su 60 concorrenti provenienti da tutta Europa, che sono stati chiamati a raccontare con i loro lavori il vantaggio degli imballaggi in cartoncino.
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Loro sono Marco Scirè, Shailu Flammini, Stefania Squitieri e Aurora Italiano dell’Accademia Italiana – Scuola di Roma ed hanno vinto con il video The carton family: a recycle story. Il cortometraggio mette abilmente in evidenza le caratteristiche di longevità e resistenza nel tempo del cartoncino. Il tutto attraverso la rappresentazione di una famiglia di cartone e ripercorrendo le esperienze di vita dei nonni in un album di famiglia. A rinforzo del messaggio che il cartoncino dura e resiste nel tempo, la frase di chiusura Con il riciclo, la storia dei cartoni non finisce mai. La giuria ha elogiato la creatività degli studenti. Simon Bolton, uno dei membri, ha aggiunto: È un’idea veramente geniale e potente.
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The carton family: il secondo team vincente
I vincitori sono stati annunciati in occasione del Congresso dell’Associazione Europea dei Produttori di Cartone (ECMA), tenutosi a Cracovia. La qualità e la diversità delle proposte in concorso hanno spinto la giuria a proclamare non un unico vincitore, ma due. L’Highly Commended Award è invece stato assegnato a ulteriori tre progetti. QUI sono visionabili i corti vincitori.
Il secondo team vincente è quello formato da Moritz Hilker, Lærke Blix Hagemann, Kenneth Dumevi e Benedek Tikk, studenti presso l’Università di Scienze Applicate di Berlino sono il secondo team vincitore del Pro Carton Student Video Award 2022 con il video Cartonovella.
L’opera racconta, in maniera satirica e umoristica, la rapida ascesa al successo di una donna grazie al cartoncino. Dopo una sfortunata avventura d’amore, la protagonista si ritrova abbandonata in strada, senza vestiti se non la biancheria intima. La fortuna le sorride quando trova un mucchio di cartoncino per strada, che trasforma in un vestito strepitoso, finendo così su una rivista di alta moda. I giudici hanno ammirato l’inventiva e l’originalità della storia, apprezzando l’efficace rappresentazione del cartoncino come trendy e moderno. Proprio per la sua capacità di catturare l’attenzione del pubblico, Cartonovella si è aggiudicato anche il Public Award.
Encomio particolare per tre opere
Un elogio particolare, attraverso l’Highly Commended Award, va ad altri tre progetti. Il primo è CARTon – The Race, in cui Lea Giczy, Emelie Friedl e Filip Pich, iscritti alla Die Graphische di Vienna, l’istituto federale di formazione e ricerca per le arti grafiche, si sono dedicati alla costruzione di macchine da corsa in cartone. Ciò che ha conquistato la giuria è stata la rappresentazione del cartoncino come eroico e divertente.
Il secondo è I’ve Met Someone di Ezgi Dora e Hugo Landrey, studenti della University of Surrey. La protagonista del video pone fine a una relazione insostenibile con il packaging in plastica. E presenta il suo nuovo compagno Carton, descrivendolo come la soluzione migliore per sé stessa e l’ambiente. Gli elementi che hanno convinto la giuria sono stati l’incisività della sceneggiatura e l’efficacia nel trasmettere un messaggio positivo sul cartoncino.
Il terzo riconoscimento è stato assegnato a The Encounter, frutto dell’immaginazione di Ezgi Dora e Hugo Landrey della University of Surrey. L’opera pone l’enfasi sull’importanza del riciclo del cartoncino. Il protagonista è un cassonetto che rifiuta qualunque imballaggio che non sia in cartoncino. La giuria ha elogiato quest’ultimo come un “eroe incaricato di differenziare i diversi packaging” e ha applaudito l’efficacia della rappresentazione visiva dei concetti di riciclabilità e circolarità.