Cosa si mangia a Roma per Carnevale? Tutte le ricette tradizionali e rivisitate inerenti al periodo più allegro e goliardico dell’anno
E’ entrato il periodo più goliardico e allegro dell’anno, il 28 gennaio è iniziato il Carnevale 2024 e in alcune parti d’Italia i carri allegorici hanno già dato inizio alle danze.
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Febbraio è caratterizzato da una cucina diversa soprattutto per quanto riguarda i dolci. A tale proposito, sapete cosa si mangia a Roma per Carnevale? Scopriamo insieme le ricette più gettonate.
Cosa si mangia a Roma per Carnevale? Storia, tradizione e ricette
Ogni città e paese italiano ha una propria tradizione culinaria. A Roma nel periodo di Carnevale vengono cucinati diversi dolci come le frappe, le castagnole e i bocconotti.
Entrando nel vivo della questione, le frappe sono sottili, fragranti e leggere, le vere protagoniste della del Carnevale, da fare al forno o fritte e spesso condite con aromi, come vaniglia, mandarino, liquori o copertura di cioccolato.
Gli ingredienti necessari per cucinarle sono:
- 300 g di farina;
- 25 g di burro;
- 40 g di zucchero;
- 1 uovo;
- 2 tuorli;
- 1 limone;
- 1 cucchiaio di liquore a piacere;
- zucchero a velo;
- olio per friggere.
Le castagnole sono caratterizzate da un impasto morbido e sono fritte. Possono essere senza ripieno, nella versione classica, farcite con ricotta, crema pasticcera o cioccolato. Nella versione rivisitata e più light vengono cotte al forno.
Gli ingredienti per 6 porzioni sono:
- 4 uova;
- 400 g di farina;
- 50 g di zucchero;
- 100 g di burro;
- 1 bicchierino di rum;
- 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata;
- 100 g di zucchero a velo;
- olio per friggere;
- 1 pizzico di sale;
- 1 pizzico di cannella.
I bocconotti, invece, sono dei pasticcini di pasta frolla ripieni di ricotta, cannella e frutti canditi.
Che sia il giovedì o il martedì grasso, una domenica da trascorrere in compagnia non importa. Il consiglio è accostare i dolci ad un bicchiere di vino, un tè o ciò che più preferite così da rendere unico e gustoso quel momento di convivialità.
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