Reduce dall’avventura ad Amici 22, wax si racconta tra passato, presente e futuro che inizia con il suo primo e omonimo EP, dal 26 maggio. La nostra intervista.

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Con Turista per sempre è riuscito a staccare il biglietto di ingresso ad Amici 22, esperienza che ha portato wax alla finale e alla firma con Warner Music Italy. Un percorso, quello del ventenne milanese Matteo Lucio, iniziato tutto in salita con un provino affrontato con una spiccata spavalderia, forse quella di chi in fondo non ha nulla da perdere. O, al contrario, quella di chi si gioca il tutto per tutto. Così ce la racconta, a qualche mese di distanza: “Il mio rapporto con Maria De Filippi? Diciamo che sono entrato nella scuola bello arrogante”.

“Ai casting, quando sono uscito sul palco e appena mi ha dato il microfono in mano mi sono presentato con un ‘Buongiorno signorine’”, ricorda wax. “Ecco, non era cosa migliore da dire e anche Maria se ne è risentita ma l’ho fatto senza cattiveria. Per questo, quando mi parlano del cambiamento con Amici, certo che la scuola mi ha cambiato ma non significa che prima fossi una persona cattiva o arrogante. Solo non mi fidavo di nessuno. Le cose che avevo visto mi portavano a non fidarmi perché in tanti mi hanno preso in giro”.

Wax
Cover da Ufficio Stampa

Del resto sul suo passato e sulla sua storia, wax non ha mai nascosto un’adolescenza nella quale ha dato più di un grattacapo ai genitori e al fratello Pietro. Una storia che ha determinato una certa visione del mondo e delle cose. “Il mondo ci ha fatto sta male, dico, e per me è così per il contesto da cui arrivo”, spiega. “Sono cresciuto in maniera fortunata nel senso che la mia famiglia non mi ha mai fatto mancare nulla, in un quartiere non troppo tranquillo ma neanche troppo buio. I miei genitori hanno litigato tanto ma c’è stato anche tanto affetto, e adesso amo la mia famiglia come non mai”.

Tanti i lavoretti a cui Matteo si è dedicato negli anni. “Ho lavorato tanto, lavoro da quando ho tredici anni e mi sono spostato spesso per questo. Ho fatto lavori semplici, dal cameriere all’imbianchino, il venditore, il traslocatore e ho lavorato anche con papà. Con una certa teatralità e attraverso le piccole, cose che sono le più importanti, cercavo di far sorridere mia madre”. Ma la musica come è arrivata nella vita di wax? “Sembra curioso a dirsi, ma ho iniziato suonando il violino alle scuole medie e quindi con la classica. Mi ha aiutato tanto a trasformarmi in quello che volevo.

“Mi baso tanto sui contrasti anche nella musica che faccio”, prosegue. “Ricordo quando mio fratello ha portato a casa un microfono e insieme abbiamo cominciato a registrare chiudendoci nell’armadio. Anche in casetta ad Amici cantavo sempre, alla fine i miei compagni credo non ce la facessero più a sentirmi!”, sorride wax. “La musica è stata un’esigenza anche considerando tutti ricordi e per gli amici che frequentavo e che vedevo star male perché non riuscivano a esprimersi. Mi ha aiutato anche lavorare nel catering, ogni lavoro e rispettabile. Basta mettere la passione. Se ci metti la passione hai trovato l’artista che c’è in te e allora trasformi tutto in una bella cosa. Io ho trasformato i ricordi in musica”.

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Dopo Amici, il primo EP ‘wax’

Il debutto discografico avviene con l’EP che porta il suo nome d’arte, frutto anche dei tanti insegnamenti negli ultimi nove mesi. “Ho fatto tanti sbagli e se sbagli per sbaglio, ci sta”, afferma wax. “Sta a te se vuoi imparare dal passato o farti continuamente schiaffeggiare… è giusto sbatterci la testa, basta non perseverare nello sbaglio perché significa che ti abbandoni a te stesso. Amici mi ha insegnato ad ascoltare, perché ascoltando impari”.

“Dopo nove mesi chiuso in una casetta in cui al massimo facevo cinquanta metri quadri, sono contento che sia finita”, sorride il giovane cantante. “Ho dato tutto e mi sono sentito libero di dimostrare tutto quello che mi ha dato il programma”. Un’esperienza nella quale è stato fondamentale anche il legame con Angelina Mango. “Il legame con Angelina è vero, puro e sincero. Le voglio davvero bene, abbiamo condiviso un sacco e grazie a lei ho scoperto un bene che non pensavo di poter provare. Ha scoperto un cuore che prima non accarezzavo”.

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Foto da Ufficio Stampa Red Communications

E ora che torna ad affrontare il mondo esterno, wax lo fa con uno sguardo rinnovato. “Il mio approccio al lavoro non è cambiato. Ma Amici ha sicuramente reso migliore il rapporto con la musica e adesso vedo il mondo con occhi più veri. La mia ricerca sta probabilmente nel fare per gli altri, attraverso gli altri riesco a stare bene, se chi sta attorno a me sta bene anche io sto bene. E non parlo solo di famigliari e amici ma di chiunque mi dica che con la mia musica lo sta aiutando bene. Un po’ come succede con il volontariato: fare del bene agli altri fa stare bene te stesso”.

Foto da Ufficio Stampa Warner Music Italy / Red Communications