Per la chiusura di ‘Bologna Portici Festival’, gli archi del portico di San Luca si illuminano grazie alle luci del palco di Cesare Cremonini in uno spettacolo di luci e musica.
In occasione del Bologna Portici Festival, Cesare Cremonini fa un nuovo regalo alla sua amatissima città. Per suggellare un rapporto speciale, infatti, l’artista ha deciso di donare un’illuminazione speciale ai portici della Basilica di San Luca. Le luci che hanno acceso il suo palco vestono il portico della basilica in uno spettacolo di luci e musica. Un progetto imponente, ideato da Cremonini e Giò Forma, per cui sono stati dispiegati oltre 2 km di fibra ottica controllati da una console all’avanguardia posizionata presso l’arco del Meloncello.
L’installazione artistica sarà visitabile ogni sera fino al 25 giugno. “Quando il Comune di Bologna mi ha chiesto se volessi sostenere la prima edizione del Bologna Portici Festival, ho subito pensato alle luci e ai colori delle scenografie dei miei tour”, spiega Cremonini. “Per tutti noi bolognesi i portici sono il vero e unico palcoscenico della vita quotidiana. Dove rincorriamo i nostri desideri, ritroviamo familiarità con la città e il suo carattere unico al mondo. Ci rifugiamo per ricevere una protezione quasi materna alle nostre emozioni più intime (oltre che alle nostre teste quando piove!)”.
“Ho pensato così di omaggiare Bologna, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, con un progetto illuminotecnico creato ad hoc per il portico di San Luca. Tratto simbolo e di culto per tutti i cittadini e non solo. Che ne sottolineasse la bellezza, l’unicità, l’amore profondo che ci lega”. Un sentimento condiviso anche dal sindaco, Matteo Lepore: “I portici racchiudono l’essenza di Bologna, una città aperta. Attraversata nei secoli da un numero infinito di persone e allo stesso tempo accogliente con tutti, che si fa attraversare, ma sa anche trattenere”.
“Dare luce ad uno dei tratti di portico più simbolici della città significa, quindi, non solo illuminare e valorizzare una parte del nostro patrimonio storico”, aggiunge Lepore. “Ma accendere un riflettore sull’anima della città. Un’azione culturale che illumina i passi di quello che Bologna è stato, è e continuerà ad essere nel nostro futuro. Per questo ringrazio doppiamente Cesare Cremonini che saprà, con questo progetto, illuminare una parte importante della nostra identità”, commenta Lepore.
Un’opportunità unica per godere di tutta la bellezza di Bologna in uno scenario da favola, resa possibile dal supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il porticato che porta al santuario della Madonna di San Luca, il più lungo al mondo, è uno dei simboli di Bologna a cui Cremonini è più legato. Con i suoi 3796 metri che costeggiano via Saragozza si inerpica fino alla basilica di San Luca. Punteggiato di lapidi, epigrafi ed ex voto e comprendente 15 cappelle votive mariane, è un luogo altamente simbolico.
Costruito in epoca rinascimentale per riparare dalla pioggia i pellegrini che si recavano al santuario, con i suoi 666 archi che si inerpicano a serpentina sul Colle della Guardia, regala a chi lo percorre un’esperienza impagabile. I portici del santuario della Madonna di San Luca sono uno dei monumenti più amati e visitati a Bologna, nonché un’icona della sua tipica architettura urbana, dichiarata patrimonio Unesco.
Foto di Erika Serio da Ufficio Stampa