Cosa significa “buttarla in caciara” nel dialetto romanesco? Tutte le curiosità sul modo di dire, che cos’è la caciara
Il dialetto romanesco è ricco di modi di dire che vengono utilizzati da grandi e piccoli e spesso sono ripresi anche in altre parti d’Italia. Buttarla in caciara è un’espressione romanesca che significa fare chiasso, originare caos. Ma a cosa rimanda la caciara? Scopriamolo insieme.
“Buttarla in caciara”, cos’era la caciara
La caciara ha un’origine particolare e rimanda al termine caciaia che sta ad indicare un antico locale dove veniva messi a stagionare i formaggi. Se pensiamo alla parola in senso figurato, facciamo riferimento alla gazzarra che significa proprio chiasso.
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La caciara era presente soprattutto in zone di montagna dell’Italia centrale, tra l’Abruzzo, Molise e Lazio: essa è una struttura costruita dai pastori con la pietra senza l’ausilio di malte o cementi che serviva loro per rifugiarsi in caso di piogge ed era un luogo dove mettere a stagionare i formaggi.
Cosa c’entra la caciara con il significato dell’espressione romanesca?
Oltre al luogo dove lasciare gli attrezzi o riposare in caso di emergenza, succedeva che i pastori finivano a litigare per motivi vari, creando, quindi una situazione chiassosa. Da qui la nascita dell’espressione romanesca “buttarla in caciara”.
Modi di dire del dialetto romanesco
Modi di dire, espressioni e frasi del dialetto romanesco sono conosciuti a livello nazionale e spesso vengono riprese anche da altri, assumendo a volte un altro significato.
Fare il giro di Peppe, Fare il portoghese, Senti che Gianna, Morto ‘n papa se ne fa n’artro, Chi ce pensa resta senza, pagare alla romana sono soltanto alcuni.
Pagare alla romana al ristorante o al bar, per esempio, significa dividere il conto in parti uguali. Stamo a fa er giro de Peppe indica alcune situazioni in cui per arrivare a qualcosa si effettua un’operazione superflua e molto lunga. Poi ancora fare il portoghese significa utilizzare un servizio senza pagarlo.
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