Da Marta Russo ai casi di infanticidio che hanno sconvolto le coscienze, dall’omicidio di Luca Varani a quello di Elisa Claps: storie mai dimenticate, raccontate con la voce per essere metabolizzate in modo ancora diverso.
Tra i podcast primi in classifica di gradimento, non manca mai il genere crime: basti pensare al boom di Elisa True Crime o a Indagini, di Stefano Nazzi. La cronaca nera ha il suo fascino quasi morboso e le storie di casa nostra sono quelle che attraggono di più: il mostro della porta accanto, la sparizione insoluta, l’omicidio senza colpevoli.
Un immaginario spesso nutrito a colpi di serie tv americane che però trova nei podcast un contraltare di umanità, che spoglia la cronaca dai toni morbosi e sensazionalistici e scava nelle storie per comprenderle meglio, rispettando i protagonisti e ricordando che di persone si parla, non di personaggi di una fiction.
Abbiamo selezionato i podcast crime che, se siete cultori del genere, non potete perdere.
Dove nessuno guarda – il caso Elisa Claps
È il caso di Dove nessuno guarda, il podcast di Sky Italia e Sky TG24 realizzato da Chora Media sul caso Elisa Claps: tra gli autori spicca Pablo Trincia, che è anche la voce del podcast e che ne ha scritto i testi insieme a a Riccardo Spagnoli, Alessia Rafanelli. Un vero e proprio cold case, che si è risolto quasi 20 anni dopo la sparizione della giovane Elisa, ritrovata poi mummificata nel sottotetto della chiesa dove era stata vista l’ultima volta.
La penna di Pablo Trincia, già autore di podcast di successo su altri casi di cronaca, si avverte subito: iniziando ad ascoltare il primo episodio, nei primi minuti a farla da padrone sono le registrazioni delle forze dell’ordine effettuate nel momento del ritrovamento delle spoglie di Elisa Claps. Il narratore interviene poco, a bassa voce, e in un attimo anche gli ascoltatori si ritrovano lì, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, a domandarsi come è possibile che questa ragazza sia rimasta lì per 17 anni, nel silenzio connivente di tantissime persone, forse di una comunità intera.
Dove nessuno guarda approfondisce, con rigore giornalistico, il profilo dell’assassino Danilo Restivo, gli altri omicidi e tutto quello che si sarebbe potuto fare e non si è fatto.
La città dei vivi – Nicola Lagioia
La città dei vivi arriva dopo il successo del libro omonimo, edito da Einaudi, che approndiva l’omicidio di Luca Varani avvenuto a marzo 2016: gli assassini sono Manuel Foffo e Marco Prato, due ragazzi di buona famiglia, protagonisti di un omicidio efferato e soprattutto senza alcun movente, che sconvolge nel profondo. Uno di quei casi di cronaca che attrae e respinge insieme, perchè ci sono anfratti dell’animo umano in cui fa paura effettivamente guardare.
“Un delitto senza movente, simile ad un omicidio rituale, ad un sacrificio. È un’indagine sul male, sulla responsabilità, sulla colpa, sulla breve distanza che separa tutti noi da un assassino”: questa la presentazione di Chora Media, produttrice del podcast realizzato da Nicola Lagioia, scritto con Alessia Rafanelli.
Disumani
Il podcast di Podcastory affronta la tematica forse più disturbante e straziante che il genere cronaca nera ci mette di fronte: l’infanticidio. Cosa c’è dietro una madre che uccide? Cosa spinge una donna a compiere l’atto più contro natura che si possa immaginare? Un problema psichiatrico, un buco nero, un dramma senza nome e senza perdono.
La profiler Anna Vagli e il giornalista Maurizio Licordari, insieme a Jane Alexander che è la voce narrante, entrano in questo angolo di nero raccontando le storie di Anna Maria Franzoni, Loretta Zen, Mery Patrizio, Veronica Panarello, Martina Patti, Alessia Pifferi e tante altre, una per ogni episodio del podcast.
Disumani racconta storie che ci obbligano a chiederci quale sia l’ultimo avamposto dell’umanità.
Polvere
Era il 9 maggio 1997 quando Marta Russo, studentessa di Legge all’Università La sapienza di Roma, improvvisamente crolla a terra, colpita da un proiettile vagante all’interno della città universitaria. La ragazza, 22 anni, morirà qualche giorno dopo. Chi ha ucciso Marta e perché? Incidente, errore, macabro tentativo di mettere in scena il delitto perfetto?
Dopo tanti anni, questo caso resta uno dei grandi misteri insoluti della cronaca italiana, nonostante la condanna, nel 2003, di Giovanni Scattone, assistente universitario di Filosofia del diritto, e dell collega Salvatore Ferraro, il primo per omicidio colposo aggravato, il secondo per favoreggiamento. I due si sono sempre professati innocenti.
Polvere, podcast di Chiara Lalli e Cecilia Sala, una produzione Emons Record e Miyagi disponibile su Spotify, cerca di fare chiarezza su una vicenda che chiara non è mai stata e probabilmente mai lo sarà.