Il rapper bolognese Friz ci racconta ‘Falafel Nostalgia’, il suo primo full-lenght album nato negli ultimi due anni «di vita».

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Si intitola Falafel Nostalgia il primo full-lenght album di Friz, uscito il 13 ottobre per Vulcano. Il rapper bolognese scava nel proprio background hip hop, che già avevamo visto nel precedente EP Ballate Dasporto (2020). «Sono dieci brani che vanno a raccogliere le esperienze di vita e le suggestioni di questi ultimi due anni. – ci racconta Friz – È un disco influenzato dal mio background hip hop e rap, sia a livello di sound che di scrittura. Ci sono però molte influenze che derivano dai miei ascolti e dai miei gusti musicali. Il rap è il focus centrale, ma c’è anche jazz, soul e pennellate di Uk Garage».

Un album che ha visto la sua alba due anni fa («Ho iniziato la stesura in maniera autonoma», dice Friz) per passare poi tra le mani dei producer His Majesty Andre, Fed Nance, Natty Dub e Raz-One. Il primo singolo – Cosa dovrei dirty – «è molto influenzato dagli ascolti che faccio e dal mondo UK».

«È stato il primo a uscire – continua il rapper – seguito da Tutte droghe, un brano dalle tinte hip hop e con campionamenti jazz efficaci e fighi. Il terzo brano è Niente con la produzione di Natty Dub. Molti dei testi del disco sono nati da sessioni in studio in cui la scrittura sgorgava in modo naturale. Poi andavo a rifinire a livello melodico e testuale».

Intanto Friz prepara il set live per presentare dal vivo questi brani. «Voglio cercare di restituire la dimensione che c’è in questo disco – ci dice – sia di energia che di dinamica. E non vedo l’ora di portarlo in giro perché è la parte che preferisco. Stare in studio è figo ma condividere è il vero risultato di questo percorso di creazione».