La scala che porta al paradiso in una delle chiese più belle e nascoste di Roma: la chiesa di Sant’Alessio sull’Aventino.
La scala che porta al paradiso in una delle chiese più belle e nascoste di Roma: la chiesa di Sant’Alessio sull’Aventino.
La chiesa di Sant’Alessio
La chiesa di Sant’Alessio è una delle più affascinanti di Roma. Era stata inizialmente dedicata a San Bonifacio, ma si estese anche a Sant’Alessio nel 977. Questa modifica dipese dal fatto che la chiesa sorgeva sul luogo dove si trovava la casa del santo Alessio, dove in seguito si formò una comunità di monaci provenienti da Damasco che promuovevano il suo culto.
La memoria di questo santo è stata cancellata dal calendario della chiesa da molto tempo, ma Sant’Alessio continua a essere ricordato ancora oggi da fedeli particolarmente affezionati alla sua storia.
La storia narra di un giovane Alessio, figlio del senatore Eufemiano e della nobildonna Aglae, che rinunciò al suo matrimonio e partì in pellegrinaggio per il mondo. Dopo anni trascorsi in Palestina vivendo di elemosina, decise di tornare a Roma. Tuttavia, quando bussò alla porta della casa paterna, il padre non lo riconobbe e lo fece vivere sotto una scala come un pellegrino bisognoso.
La scala che porta in paradiso
Si tratta proprio della scala conservata nella chiesa di Sant’Alessio, sotto la quale il santo trascorse gli ultimi giorni della sua vita.
Questa scala è conservata in una teca di vetro nella chiesa e rappresenta un oggetto di devozione straordinario. Ciò che rende ancora più unica la chiesa di Sant’Alessio è l’opera d’arte che la circonda.
Un reliquiario monumentale contiene la scala del santo e offre uno spettacolo teatrale che narra gli ultimi momenti della vita di Alessio. L’artista Andrea Bergondi, seguace del Bernini, ha creato una scena commovente, con Alessio morente in abiti da pellegrino, circondato da angeli che gli fanno corona, mentre attende di accogliere la sua anima nella luce divina. Una vera e propria scala che porta in paradiso.