Da “burino” a “coatto”, passando per “lavannaro”, il dizionario delle offese del dialetto romano è molto ricco e colorito.

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Da “burino” a “coatto”, passando per “lavannaro”, il dizionario delle offese del dialetto romano è molto ricco e colorito.

Il dialetto romano, l’origine delle offese colorite della Capitale

Il dialetto romano è considerato da molti tra i dialetti più coloriti, vicini alla definizione di “volgare”. D’altronde lo stesso Dante Alighieri nel suo “De vulgari eloquentia” ne parla come di un “tristiloquio, il più turpe di tutti i volgari italiani”. Senza dubbio alcune delle espressioni dei romani non lasciano spazio all’immaginazione e possono sembrare più volgari di altri dialetti, specialmente se si fa riferimento al dizionario delle offese.

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Non si può comunque dire che il romano non sia un dialetto giocoso, ricco di storia, con etimologie curiose e inaspettate. Moltissime delle “offese” più colorite e vivaci scopriamo che derivano da mestieri, o da tipi di persone che l’occhio attento e ironico dei romani non può non classificare.

Il dizionario delle offese

Passiamo quindi in rassegna alcune delle offese più famose, o modi di dire coloriti per descrivere il comportamento di una persona. Non possiamo non iniziare da “coatto”, in passato un personaggio associato alla malavita delle periferie, oggi universalizzato a tutto il territorio di Roma. Il “coatto” è un personaggio rozzo, dal linguaggio poco elegante e spesso maleducato. L’origine del termine viene dal gergo giuridico, dove “coatto” vuol dire “costrizione”.

Non bisogna confondere “coatto” con “burino” o “boro” che sono due varianti dello stesso concetto. Se “burino” si riferisce ad un personaggio proveniente dalla campagne, “boro” è maggiormente associato alla città.

Per quanto riguarda le offese provenienti dai mestieri, luoghi o semplicemente iconiche possiamo citare “baciapile” in romano per chi è eccessivamente religioso o “lavannaro” per chi è troppo cortese e sembra un lecchino. Si usa il termine “cornacchione” per descrivere una persona troppo superstiziosa e “cazzabbubbolo” quando si parla di una persona presuntuosa.

Il dizionario romano delle offese è ovviamente molto più vasto ed è in continuo aggiornamento, anno dopo anno.