A Lucca Comics & Games incontriamo i due produttori Aki Murase e Yosuke Asama: la nostra intervista sulle Pretty Cure e One Piece.
Non capita tutti i giorni di poter incontrare una realtà come Toei Animation Europe, che a Lucca Comics & Games non solo ha celebrato il fenomeno One Piece, ma ha anche presentato Precure All Stars F Movie, il 32° film d’animazione del franchise Pretty Cure. Diretto da Yūta Tanaka, il film raccoglie i personaggi della saga dalla prima alla ventesima serie: in Giappone è un vero e proprio fenomeno e l’occasione è ghiotta per conoscere un po’ più da vicino le magiche Pretty Cure.
«Per quanto riguarda il segreto della longevità del franchise, ovviamente le Pretty Cure sono nate come ragazze magiche. – ci dice la produttrice Aki Murase – Sono maghette, ovviamente sono anche guerriere tra le altre cose. Come ben sapete, però, di anno in anno vengono aggiunte nuove Pretty Cure. Cambiano il produttore e tutto lo staff e si tenta di dare importanza a determinati valori e a determinati messaggi che magari sono più in evidenza in quel periodo piuttosto che in altri. I messaggi sono svariati, più rispondenti alla realtà dei fatti. Ed è per questo che forse Pretty Cure ha una vita così lunga. Ad oggi, non sono più solo esseri umani e ragazze normali che si trasformano, ma anche sirene, alieni e ragazzi che fanno parte di questo cosmo».
Toei: il mondo di One Piece
Diverso, invece, il discorso su One Piece. «Bisogna partire da un presupposto e spiegare che le Pretty Cure e One Piece sono due prodotti completamente diversi. – dice Yosuke Asama – Da una parte abbiamo le Pretty Cure che sono un prodotto originale Toei dove non c’è una storia a monte. Dall’altra parte, One Piece ha una storia originale: i manga del Maestro Oda. Il maestro Oda, attraverso la rivista settimanale Jump, ogni settimana continua a proporre nuove avventure. La base del successo di One Piece sta quindi nei manga. Noi, come Toei, abbiamo solo dato una mano all’animazione di One Piece. Stiamo facendo solamente un viaggio insieme a Oda e ai suoi manga».
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Lavorare a un brand così potente, del resto, comporta molte sfide. «Ovviamente One Piece è famoso a livello globale. – continua infatti il produttore – Noi di Toei, che rendiamo anime quest’opera, ci sentiamo sempre assolutamente responsabili nell’essere fedeli alla narrazione. E, soprattutto, ci rendiamo conto e sentiamo molto da vicino l’aspettativa molto alta del pubblico. Non solo giapponese, ma mondiale. Non ci adagiamo sugli allori, perché anche lo staff dello studio si dedica costantemente al tentativo di superare se stessi. Ci impegniamo e teniamo sempre l’asticella molto alta».
Essere a Lucca Comics & Games
Infine, chiediamo ai due produttori cosa significhi per loro essere a Lucca Comics & Games. «In Giappone è tutto l’anno che stiamo festeggiando questo 20° anniversario. – dice Aki Murase – È un prodotto pieno zeppo di 20 anni di storia ed è una grande responsabilità e un grande onore venire qua a Lucca e proiettare da qui il film. Spero che sia anche un modo per iniziare a diffondere le Pretty Cure al di fuori del Giappone». «Vorrei aggiungere un mio commento totalmente personale. – conclude Yosuke Asama – All’epoca dei primi due film delle Pretty Cure, ero un giovincello e facevo l’assistente alla produzione. Mai mi sarei aspettato che al 32° film delle saremmo venuti qui a Lucca per presentarlo al pubblico italiano. È veramente inaspettato anche per noi».