Ospite di ‘Domenica In’, Laura Pausini parla a lungo con Mara Venier anche della propria vita privata, ringraziando i genitori.
Ospite di Domenica In nel salotto di Mara Venier, Laura Pausini si racconta in una lunga intervista sia sulla carriera che sulla vita privata. Sui viaggi, le persone, gli incontri e le sue origini, l’artista commenta: «Quando sono in Italia ho paura a fare le interviste. Mi hanno chiesto Vuoi fare un’intervista sulla tua vita?. Ho detto Sì la faccio da Mara. Non faccio mai lunghe interviste sulla mia vita e forse questa è la mia prima vera intervista».
E sugli inizi aggiunge: «La gente veniva ad ascoltarmi chiedendo di me, quindi mi sono sempre sentita in dovere di essere non solo determinata, ma anche rispettosa di questo lavoro. Io volevo solo fare il piano bar. Ho fatto il liceo artistico a Faenza e sono maestra ceramica, sono molto orgogliosa. Pensavo che di musica non avrei vissuto economicamente, mi piacevano anche altre attività. Avevo anche idea di aprire un piccolo negozio con un mio compagno di scuola dove facevano ceramica, avevo tantissime idee, tantissimi piani B, che suggerisco a tutti…».
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Laura Pausini a Domenica In: l’importanza delle radici
La Pausini non smette mai di lodare e dedicare un pensiero ai propri genitori: «Vederli ridire Sì davanti a noi è stato bellissimo ed è un grande esempio per me e per mia sorella. – ricorda – Avere i genitori che ancora stanno insieme non è una cosa così comune oggi, quindi cerco di capire come hanno fatto a sopportarsi, a intendersi, a pazientare. Mia mamma ha avuto una grande pazienza con un papà sempre in giro».
Ma anche sul proprio di matrimonio con Paolo Carta, la Pausini si rivela molto. «Noi due siamo innamorati come i primi giorni. – dice – Guarda che noi viviamo assieme, lavoriamo assieme, è una cosa strana, perché si sente spesso dire che la routine… È la verità, noi siamo sempre insieme. Lui è una parte fondamentale per me nel sentirmi me stessa. È una cosa molto particolare». E sul commento di Mara Venier in cui sottolinea che l’amore non è possesso e deve rendere felice, conclude: «È difficile, ma esiste!».
Sulle proprie origini, Laura Pausini ricorda che il proprio paese «è piccolissimo», ma «è la mia forza»: «Mi ricarico e mi ricordo delle cose semplici che in realtà sono, diciamo, la parte più importante del mio carattere…». E aggiunge: «Quando sono a casa da sola, gestire queste emozioni, che sono molto contrastanti con la quotidianità reale, è complicato. Ogni volta che vado in Romagna e rivedo le mie compagne, che saluto, loro mi parlano identiche a quando andavamo a scuola e mi fanno sentire che qualsiasi cosa mi succeda loro sono il mio paracadute».
Infine, riguardo la solitudine dovuta ai numerosi impegni di lavoro in giro per il mondo chiosa: «Voglio dire ai genitori che hanno dei ragazzi che cantano e che magari un giorno hanno la possibilità di avere una storia di successo e di fama che io viaggiavo con mio babbo. Babbo sei stato un genio, perché io sono stata una ragazzina che ha vissuto una cosa enorme. Senza di lui io probabilmente sarei andata fuori di testa… Il fatto che ci fosse lui, mi portava subito coi piedi per terra».