Joseph Morgan debutta nella seconda stagione di ‘Halo’ su Paramount+ nei panni di James Ackerson. La nostra intervista.
Halo è finalmente arrivato su Paramount+ e non sono poche le novità della seconda stagione, a partire dalle due new entry Joseph Morgan e Cristina Rodlo. Due personaggi molto diversi tra loro, in realtà: la Rodlo (qui trovate la nostra intervista) interpreta il Caporale Italia Perez, mentre Joseph Morgan veste i panni di James Ackerson, un formidabile agente dei servizi segreti che ha trascorso la sua carriera scalando i ranghi dell’Ufficio segreto dei servizi segreti navali dell’UNSC.
Un ruolo non semplice per Morgan, che ci confessa tuttavia di non aver esitato ad accettare, complice anche la sua passione per il videogioco. «Ero già un fan del gioco. – ci racconta – Da adolescente ho giocato a Halo appena è uscito, ero parte del fenomeno. Giocavo con i miei migliori amici in co-op e poi ho giocato a Halo 2, Halo 3 e Halo 4. Ero quindi estremamente emozionato quando è arrivata la chiamata per la seconda stagione di Halo. Avevo visto il trailer della prima stagione e avevo già deciso di vederlo, a prescindere da tutto». Del resto, i nuovi episodi della serie sono sotto l’egida dello showrunner David Wiener, con cui Joseph Morgan aveva già lavorato per Brave New World.
«È stato lui a contattarmi per questo ruolo. – dice Morgan – Mi ha chiesto se ero disponibile a parlarne e che pensava sarei stato perfetto per la parte. Ho cercato su Google e ho capito che stava parlando di Halo! Quindi non vedevo l’ora!».
Joseph Morgan e le capacità manipolatorie di James Ackerson
Ma chi è il colonnello James Ackerson? Nella seconda stagione, mentre la minaccia Covenant si fa pressante, Ackerson viene introdotto come il sostituto della Dott.ssa Catherine Elizabeth Halsey. Appare come un grande fan degli Spartan, ma non impiegherà molto tempo a rivelare anche il suo lato più oscuro. «Di lui mi piace proprio la complessità. – ci rivela Joseph Morgan – Ho cercato nel personaggio questi strati e le opportunità di mostrare un suo lato che all’inizio potrebbe non essere evidente. Quando ho ricevuto l’offerta per il ruolo, ho ricevuto anche le prime tre sceneggiature e ho pensato che le prime due fossero incredibili. Le scene erano pazzesche e mi davano modo di entrare come un uragano, con dialoghi incredibili. Poi ho letto la terza sceneggiatura e ho pensato Oh! Mio Dio, anche questo è parte di lui. Diciamo che tutto, in un certo senso, lo ha elevato oltre ciò che ritenevo possibile».
Una vulnerabilità che tuttavia non cancella le ambiguità del personaggio: «Lui adatta la sua personalità in base a chi ha di fronte. – ci dice l’attore – È un manipolatore, per ogni persona è differente perché cerca sempre di ottenere qualcosa da chiunque. È un burattinaio. Ma perché è così? Qual è la sua storia? Lo vediamo nell’episodio 3 ed è la mia parte preferita». E, in fondo, la logica di Ackerson appare anche comprensibile: «Voglio che sia compreso – dice in merito Morgan – anche se non siamo d’accordo con ciò che fa».
Videogioco, fumetti, romanzi
Un po’ di background: James Ackerson non appare nei videogiochi, ma nei libri e nei fumetti scritti su Halo. Tutti, ovviamente, a disposizione di Joseph Morgan. «Ho approfondito le graphic novel, ne ho lette alcune. C’è poi un grande database online creato dai fan, con ogni aspetto di ogni personaggio e con link. – ci spiega l’attore – Mi sono immerso in questo mondo per capire quali informazioni fossero disponibili, ma la mia principale risorsa è stata la sceneggiatura. David ha fatto sì che questa serie fosse guidata dai personaggi. E anche se l’azione è presente in tutta la seconda stagione, fonda comunque le sue radici nei personaggi. È ancorata a questi personaggi così reali e il sottotesto come la politica sono presenti nella sceneggiatura, così come il tira e molla del drama. Lo script è stato quindi la mia fonte principale».
Chiediamo infine a Joseph Morgan cosa ne pensa della rivalità tra Ackerson e Master Chief. «Nella mia testa sono io il buono in quelle scene e lui è il cattivo. – ci risponde – Mi sono divertito e mi piace interpretare un personaggio di alto rango, è divertente. E poi ho potuto lavorare con un attore eccellente come Pablo (Schreiber, ndr), che già incarna benissimo il suo personaggio. È un uomo imponente, altissimo e molto robusto. Ho pensato a come riuscire a impormi su un ragazzo così. Come asserisco la mia autorità in queste scene? È stato divertente provare a coglierlo con le difese abbassate. Nessuno deve sentirsi al sicuro se Ackerson è nella stanza. È come una vipera. Se è fermo è solo perché si prepara ad attaccare».