Tra le novità presentate da Panini Comics al Salone del Libro di Torino 2024 anche il volume ‘Battista Maggiordomo Esistenzialista’. Ce ne parla Simone Tempia.
Tante le novità presentate al Salone del Libro di Torino 2024, che si è svolto da giovedì 9 a lunedì 13 maggio e al quale ha partecipato anche Panini Comics con una ricca selezione di titoli. Tra le proposte al SalTo24 anche l’albo Battista Maggiordomo Esistenzialista dedicato all’efficiente tuttofare del Deposito che diventa un saggio dispensatore di massime filosofiche. Il volumetto contiene storie brevi nate dalla collaborazione tra lo sceneggiatore Roberto Gagnor e lo scrittore Simone Tempia, con la prefazione a cura di Marco M. Lupoi.
Battista non è il primo maggiordomo nella carriera di Tempia. “Il mio interesse per i maggiordomi nasce dal fatto che frequento ormai da dieci anni un maggiordomo immaginario alle mie dipendenze”, ci racconta. “Si chiama Lloyd ed è immaginario perché non posso permettermene uno vero! Quindi, di fatto, me lo sono creato in un modo che, devo dire, non è così economico da mantenere… perché richiede un sacco di energie mentali. In generale, i maggiordomi mi hanno sempre appassionato”.
Battista Maggiordomo Esistenzialista è la prima esperienza con il fumetto per l’autore. “Mi sono trovato benissimo”, spiega. “Credo che il fumetto in Italia e l’illustrazione siano due scuole straordinarie che sfornano eccellenze mondiali. Quindi mi sono approcciato a quest’arte con molto rispetto e mi ha dato enormi soddisfazioni. Ben più di quelle che pensavo di poter trarre da una qualunque collaborazione”.
“Devo dire che, a questo punto, mi piacerebbe cimentarmi anche in storie più lunghe però io sono un autore di fiato corto, diciamo”, prosegue Simone Tempia. “Sono un centometrista della penna e mi sono sempre confrontato più con i racconti che con i romanzi . Anche se una storia fumetti non è propriamente un romanzo richiede comunque tanta attenzione e tanta capacità di narrazione. È un ‘esperienza che vorrei davvero fare e che in cui mi vorrei cimentare”.
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Ma che cosa accomuna Lloyd e Battista? “Gli elementi che li accomunano non sono tanti, ma sono profondi”, risponde lo scrittore. “ Una è certamente la possibilità di leggere delle cose su più piani differenti, con diversi strati di lettura. Delle storie di Battista possiamo apprezzare la velocità, la gag che non deve per forza raccontare qualcosa di formativo. Però è proprio quello che ci accade, nella vita di tutti i giorni”.
Immagini da Ufficio Stampa