La produzione E45 riporta l’Opera Lirica italiana alla sua tradizione popolare nel format inedito “Operai all’Opera” in una prima edizione dedicata a Giacomo Puccini

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Parco Veratti, una zona negli ultimi anni riqualificata e tornata a nuova vita, sarà lo scenario domenica 9 giugno dello spettacolo “Operai all’Opera – Turandot”, un format inedito ideato da Fabio Morgan e prodotto da E45, con la riscrittura e direzione musicale del Maestro Francesco Leineri.

Il parco si trasformerà in un’area scenica in cui attori e orchestra porteranno una nuova prospettiva al repertorio di Giacomo Puccini, mettendo in scena la “Turandot” per celebrare il genio del compositore nel centenario della sua scomparsa trovando nuove chiavi di riverberazione, in linea con i linguaggi del presente.

Dieci tra attori e cantanti, insieme ad un’orchestra, racconteranno la trama e gli snodi musicali dell’opera in un formato innovativo, che permetterà al pubblico di entrare dentro i segreti dell’opera da un punto di vista popolare, diretto ed immediato, andando a ricercare i significati più profondi nelle motivazioni dell’autore.

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Operai all’Opera: così cambia l’opera lirica da davanti a dietro le quinte

Operai all’Opera” utilizza le maestranze che ruotano attorno al mondo teatrale  – come la manovalanza, i tecnici e i figuranti – che diventano così lo strumento con cui tradurre l’Opera Lirica Italiana, alta ed aulica, in un linguaggio più contemporaneo, riportandola in un contesto popolare così come da tradizione. Queste figure, che vivono dietro le quinte e che, dopo le incessanti prove e le numerose repliche, assorbono completamente l’opera teatrale che penetra nel loro intimo, ne salvano alcuni frammenti particolarmente incisivi, ne cantano alcune parti, ne sperimentano trame e possibilità.

La riscrittura, curata dal M° Francesco Leineri, anche direttore musicale del progetto, “mira a fissare le parti centrali della narrazione e della drammaturgia musicale in partitura affinché il pubblico possa entrare con immediatezza all’interno delle sue trame complesse e monumentali”. Una dimensione inedita rivolta sia agli appassionati che ad un pubblico meno abituato, per elaborare nuove prospettive e metterne in luce di già note. La nuova stesura vuole rendere l’opera “una tradizione a cui rendere tributo, ma anche da far rivivere ogni giorno, accessibile al pubblico del presente mettendo in risalto ciò che l’ha costituita da sempre una forma d’arte a metà fra la tradizione popolare e il mondo accademico”.

Operai all’Opera” vuole essere un percorso di celebrazione e promozione della gloriosa e rinomata Opera Italiana, attraverso un percorso di semplificazione, destrutturazione e riscrittura dell’Opera stessa, per renderla popolare e fruibile da tutti, con l’obiettivo di trasformarla in un linguaggio più adatto ad un pubblico contemporaneo. Questo richiede un grande lavoro ed in questo va un sentito elogio a quanto fatto dal Maestro Francesco Leineri nella riscrittura dell’opera di Puccini “Turandot” che inaugurerà questa prima edizione del format e celebrerà il centenario dalla scomparsa dell’autore” dichiara Fabio Morgan, ideatore e direttore artistico del progetto.

La Turandot, l’opera senza fine

La “Turandot” è l’opera più maestosa di Giacomo Puccini, la sua ultima grande prova datata 1924. Conosciuta come l’opera senza fine poiché conclusa da Franco Alfano dopo la scomparsa di Puccini a causa di una malattia, è ambientata nella Cina antica e racconta la storia della principessa Turandot, che sfida i suoi pretendenti a risolvere tre enigmi: qualora gli spasimanti non fossero riusciti nell’impresa, avrebbero trovato la morte. L’opera si conclude con un finale trionfale, in cui l’amore vince sulla morte e sulla crudeltà. “Turandot” di Giacomo Puccini rappresenta un’innovazione significativa nella drammaturgia musicale dell’opera italiana, poiché integra influenze musicali orientali con la tradizione lirica occidentale.

La drammaturgia di “Operai all’Opera” è di Fabio Morgan, Emiliano Morana e Matteo Cirillo, la recitazione di Matteo Cirillo, Chiara David, Diego Migeni, Emiliano Morana, Francesca Pausilli, Gioele Rotini, il canto di Rosaria Angotti (soprano), Marika Spadafino, (soprano) e Alexandru Tiba (tenore) e la musica di Nicola Scialdone (oboe), Livia Tancioni, (clarinetto), Antonio De Santis (fagotto), Elisa Gerolimetto (tromba), Fabio Cuozzo (percussioni), Lorenzo Olivero (violino), Luicelis Vasquez (viola), Riccardo Viscardi (violoncello), Federico Passaro (contrabbasso)

Operai all’Opera” è una produzione di E45 promossa da Roma Capitale – Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative con il supporto di Risorse per Roma, con il patrocinio del Municipio VIII, in dialogo con La Città Ideale e gli Orti Urbani di Largo Veratti. E45 è supportata da Ministero della Cultura e Regione Lazio