Donatella Finocchiaro è stata ospite del Sant’Agata Film Festival; abbiamo parlato degli esordi e dell’acclamata serie I Leoni di Sicilia.
Al Sant’Agata Film Festival abbiamo incontrato Donatella Finocchiaro, straordinaria attrice che abbiamo avuto modo di apprezzare e amare grazie alle sue interpretazioni al cinema teatro e serie tv.
«Sono nata e cresciuta in questo settore, facendo il teatro. Quindi, quando torno a teatro, mi sento a casa mia. – racconta l’attrice ai nostri microfoni – Nello stesso tempo, subito dopo ho cominciato a fare il cinema con Angela di Roberta Torre, poi Bellocchio… con modi completamente diversi. Con Roberta c’era molto spazio per l’improvvisazione, con Bellocchio c’era uno studio molto approfondito della sceneggiatura. Prove, letture, sottotesti psicologici. Nelle serie devo dire che sono stata fortunata perché ho girato sempre serie dove ci si prendeva il tempo per poter girare, quasi come con i tempi del cinema».
Donatella Finocchiaro e I Leoni di Sicilia
Serie come I Leoni di Sicilia in onda in questo momento sui canali Rai, in cui Donatella Finocchiaro interpreta Giuseppina Saffioti. Una donna dura, pronta a tutto pur di proteggere la propria famiglia.
«Giuseppina è la madre, la capostipite. Quella che porta avanti il sogno del figlio e anche del marito. Ma dietro cosa c’è? Dietro c’è il desiderio di rivincita, di riscatto sociale di suo marito e della sua famiglia. – ci racconta – Dietro di lei c’era veramente il desiderio di creare un impero. E la famiglia Florio è riuscita in quell’epoca, nell’Ottocento, a creare un impero in Sicilia e quindi parlare oggi una serie che parla di questo. E per me è stato veramente importante perché è come se fosse un esempio da seguire».
«Il sud che è sempre stato messo da parte, che non è valorizzato portando in tv la vittoria di una famiglia che con le sue sole mani è riuscita ad avere un’idea imprenditoriale come quella del tonno in scatola. – conclude – È un esempio per i poveri imprenditori del Sud che ancora oggi faticano ad andare avanti. Sono figlia di un imprenditore, quindi la sento molto da vicino questa forza dell’imprenditoria meridionale, che che fatica ancora oggi. All’epoca ci sono riusciti quindi chissà… ci riusciranno ancora una volta, sono onde che magari ritorneranno prima o poi».
Foto: Sant’Agata Film Festival