E’ scomparso da pochi giorni il giornalista Emiliano Liuzzi e la sua morte improvvisa è stata commemorata sia a Roma che a Livorno da parenti, amici e tantissimi colleghi affezionati.
SI ATTENDONO I FUNERALI. DOPO L'AUTOPSIA SI DECIDERA' LA DATA….
Sul Fatto Quotidiano è apparsa la commovente lettera che Matilde, la figlia sedicenne di Emiliano Liuzzi, ha voluto scrivere in memoria di suo padre:
“Ciao babbo, ho cercato di tirare fuori tutte le forze che mi sono rimaste dopo giorni di pianto ininterrotto perché so che questa è una delle cose a cui tenevi, se così si può dire. E pensare che un anno esatto fa c’eri tu qui al mio posto a fare la stessa cosa per il tuo babbone, che strana cosa questa vita. Che cosa posso dire? Come posso descrivere una persona come te? Uno spirito così libero, sempre incasinato e pieno di commissioni. A scuola non c’è mai stata volta in cui tu sia arrivato puntuale a prendermi. Parlerò di te al presente, perché come mi ha detto una tua collega, tu dentro di me continuerai a vivere. Sei un uomo meraviglioso, nessuno ha potuto negare il contrario. Hai letto tutti gli articoli che hanno fatto su di te? Cavolo non dovevi andartene così. Eri all’apice della tua carriera, ma tu volevi arrivare ancora più in alto. Sempre stressato, malinconico il giusto e perennemente stanco, solo ora riesco a rendermi conto del motivo per cui lo eri. Con quella valigia rossa sempre in mano, in giro per l’Italia, tu fermo a casa non ci sei mai voluto stare”. Così ha scritto la giovane Matilde ed ha concluso dicendo: “Sei il mio punto di riferimento, il primo a cui penso e mi rivolgo nel momento del bisogno e sei sempre pronto a farti in due per me […]. Grazie babbo per quello che mi hai dato e quello che ancora spero riuscirai a darmi. Io continuerò a cercarti”. Parole commoventi che hanno scosso profondamente tutti quanti hanno conosciuto Emiliano Liuzzi, l’uomo prima ancora che il giornalista.