Avete mai assaggiato il broccolo romano? I matematici sono stati incuriositi dal numero delle sue rosette: il motivo

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Tipico dell’autunno e dell’inverno, il broccolo romano non può mancare nelle tavole nei mesi più freddi. Consigliato dai nutrizionisti e gli esperti dell’alimentazione, si tratta di una verdura povera di calorie e ricca di proprietà salutari. Essa incuriosisce anche i matematici per il numero delle sue rosette, a cosa rimanda? Scopriamolo.

Broccolo romano, origine e storia

Il broccolo romanesco è una varietà di cavolo broccolo, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, anche nota come Cruciferae. Le sue origini rimandano all’Asia minore ed il nome deriva da brocco, cioeè germoglio.

Nello specifico, del broccolo romano vengono mangiate soltanto le infiorescenze e non le foglie. Esso si trova soprattutto nelle campagne romane ed ha la forma di cavolfiore ma il colore e la struttura sono diversi. Infatti, è verde chiaro e piramidale costituito da piccole rosette che si ripetono con regolarità rimpicciolendosi sempre di più.

L’emblema matematico

I matematici hanno affermato che il broccolo romano è un frattale, vale a dire un oggetto caratterizzato da omotetia interna: complessivamente la sua forma si ripete allo stesso modo ma con dimensioni diverse.

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Quindi possiamo affermare che ogni singola rosetta, più comunemente detta piccola cima, ha la forma di un piccolo broccolo. Inoltre, il numero totale è un numero di Fibonacci. Una cifra che fa parte della successione del matematico in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 e così via.
Nello specifico, la rappresentazione grafica di questa successione è una spirale: dal centro del broccolo romanesco si sviluppano tante spirali intorno alle quali nascono le piccole cime.

Il motivo di tale disposizione è attualmente un mistero. L’ipotesi più appropriata è che si tratti di un fatto volto a massimizzare l’esposizione l’esposizione ai raggi solari.

FOTO: SHUTTERSTOCK