Kyoutarou Azuma – ospite di Lucca Comics & Games – ci racconta ‘Versus’ e Tenkaichi’ (editi da Star Comics).

A Lucca Comics & Games Kyoutarou Azuma ha presentato Versus, manga unico e già acclamato all’estero, e Tenkaichi. Si tratta di due opere molto differenti per genere e narrativa, entrambe edite da Star Comics: la fantascienza da un lato, la storia dall’altro.

Kyoutarou Azuma e Versus

Versus – già forte di una nomination ai Next Manga Awards 2023 – vanta ben tre autori coinvolti: il genio creativo di ONE, assistito dalla regia sapiente di bose e dagli strepitosi disegni di Kyoutarou Azuma. La storia è ambientata in un universo alternativo dal sapore fantasy, in cui l’umanità sta cercando di ribellarsi a una legge inviolabile – ogni essere vivente ha un cosiddetto nemico naturale contro cui non ha alcuna speranza di vittoria – tanto che i 47 eroi più forti e valorosi si riuniscono per dare battaglia all’esercito dei demoni.

«Dato che in Versus ci sono 13 universi diversi – ci dice Kyoutarou Azuma – le ispirazioni sono state tantissime. Dato che gli autori dell’opera sono tre, ognuno ha messo dentro le proprie idee e anche gli editori stessi propongono molti spunti, quindi è un mix di tantissime ispirazioni». Il tema di Versus – d’altro canto – è così vasto, che per Azuma è come avere completamente «carta bianca». «Hai la massima libertà di disegnare e decorare l’opera. – ci dice – Di contro è difficile perché devi pianificare tutto, ma è un’opera veramente appagante da affrontare».

Tenkaichi: la storia del Giappone

Tenkaichi – scritto da Yosuke Nakamaru – è invece la storia di un incredibile torneo che vede impegnati i più grandi guerrieri del Giappone del XVII secolo. Ambientato nel 1600, a dieci anni da quando ha unificato il paese, lo shogun Nobunaga Oda si rende conto di essere vicino alla morte e decide di lasciare la sua eredità a chi, tra i suoi vassalli, gli porterà il lottatore di arti marziali più forte di tutti. «La base – dice Azuma – è la storia giapponese. Quindi sono dovuto partire dalla fatti storici, aggiungendo qualche elemento tipico dei manga. C’è un po’ di immaginazione, sempre facendo riferimento alla storia ma con libera interpretazione». 

«Di solito – conclude poi – i lettori giapponesi conoscono già le basi della nostra storia. Il manga può svilupparla senza tante spiegazioni e questo porta molti vantaggi nel creare la narrazione. Ogni volta che esce nuovo personaggio però mi documento su di lui. Mi documento molto prima di cominciare».