Sul carpet della Festa del Cinema di Roma, Alessandro Gassmann parla del film ‘Mani Nude’. La nostra intervista.

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Il nuovo film Mani Nude, diretto da Mauro Mancini e con protagonista Alessandro Gassmann, ha catturato l’attenzione del pubblico durante la Festa del Cinema di Roma. Ispirato all’omonimo romanzo di Paola Barbato, il film presenta una trama intensa e profonda che racconta le vicende del sedicenne Davide Bergamaschi.

Davide Bergamaschi ha sedici anni. Il suo corpo è quello di un adulto, ma il suo sguardo è ancora quello di un bambino. A una festa in cui centinaia di persone ballano e bevono, incontra un uomo anziano, disincantato, stanco e pericoloso e le vite di entrambi cambiano. Il ragazzo viene rapito, scaraventato a forza nel mondo delle lotte clandestine, costretto a versare sangue per rimanere vivo, a crescere rapidamente per riuscire a sopportare tanta violenza. L’uomo, il suo rapitore, vede in lui il potenziale di un combattente diverso da tutti gli altri, come non se ne vede da tempo, e forse anche qualcos’altro, una sorta di erede a cui trasmettere la propria conoscenza, i propri valori e le proprie personalissime leggi morali. Davide abbandonerà la propria identità per trasformarsi in Batiza, il più feroce dei combattenti. Il suo maestro gli insegnerà a uccidere ma soprattutto a sopravvivere.

Mani Nude affronta le tematiche della violenza e della sopravvivenza, facendo luce su dinamiche spesso trascurate. Alessandro Gassmann, nel ruolo dello spietato Minuto, sottolinea l’importanza dell’essere consapevoli: «Il cinema ha bisogno di attenzione e di grande osservazione. – dice – Dobbiamo sforzarci di capire, ascoltare e guardare il mondo che ci circonda».

Sul red carpet della Festa del Cinema di Roma presente anche il regista Mauro Mancini, che aggiunge: «La mia intenzione è esplorare le radici del male, della violenza e dell’odio. Questi temi sono fondamentali e ritengo che debbano essere affrontati da tutta la società, oggi più che mai violentata dalla violenza».

Foto: Kikapress