Con ‘Diamanti nel Fango’, il cantautore OrioN si gioca un posto per le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025. La nostra intervista.
Si intitola Diamanti nel Fango, il brano con cui OrioN, giovane cantautore e chitarrista di appena 18 anni, è in gara a Sanremo Giovani 2024. Accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Adriano Roidi e prodotto da 36K Agency, il brano (Stemma Music/Artist First) è caratterizzato da un testo intenso e immagini evocative che racconta l’amore come una gemma rara e preziosa, capace di brillare anche nelle situazioni più difficili.
Diamanti nel Fango farà parte primo EP di OrioN, attualmente al lavoro con Stefano Borzi, produttore e manager noto per aver collaborato con artisti del calibro di Tiromancino, Max Gazzè e Niccolò Fabi, e David Pieralisi. Conosciamo meglio il giovane artista.
L’intervista a OrioN
Sei tra gli artisti di Sanremo Giovani 2024 ed è conto alla rovescia per la tua sfida televisiva: come ti senti?
Mi sento più leggero. Essere arrivato fin qui significa tantissimo per me, è un traguardo che fino a poco tempo fa sembrava solo un sogno. Sto vivendo situazioni che avrei solo immaginato.
Come hai vissuto le audizioni che ti hanno portato, in questa fase della selezione, sul palco della storica Sala A di Via Asiago?
È stata un’esperienza surreale. Già solo entrare nella sede di Via Asiago ti fa sentire la storia che c’è in quell’ambiente. Trovarmi lì per le audizioni di Sanremo Giovani era qualcosa che non avevo mai osato immaginare, e a 18 anni entrare in quella sala è stato davvero mozzafiato.
Come racconteresti, coi caratteri di un post social, il tuo brano Diamanti nel Fango?
Diamanti nel Fango è un pezzo che sembra leggero e spensierato, ma nasconde un significato profondo: scoprire l’unicità nascosta sotto il fango delle difficoltà.
E se dovessi scegliere un verso manifesto della canzone, quale sarebbe? Perché?
Mi sporco le mani per prenderti al volo. Questo verso racchiude tutto: accettare le parti più difficili di qualcuno è l’unico modo per scoprire la sua vera bellezza. È lì che si trovano i tratti più affascinanti.
Nel testo emerge l’invito a riconoscere, e proteggere, la bellezza autentica e fragile del sentimento e delle cose belle. Nel tempo che viviamo, carico di bruttezza, che impegno rappresenta?
Significa avere fiducia in ciò che la vita può offrirti, anche quando sembra tutto sbagliato. Vuol dire non fermarsi alle apparenze, non arrendersi di fronte ai primi ostacoli e trovare la bellezza anche dove all’inizio non la vedi.
In che modo il videoclip traduce in immagini il significato della canzone?
Il videoclip è semplice e diretto, proprio come il sound del brano. Vuole creare un legame con chi lo guarda, trascinandolo nel ritmo e guidandolo verso il messaggio delle parole.
Sei al lavoro sul tuo primo EP, a che punto sei? Che forma sta prendendo?
Le canzoni sono già scritte, voce e chitarra. Con il mio team stiamo scegliendo quali tracce includere e lavorando per esaltarle al massimo con la produzione. La direzione è chiara: ora serve solo curare ogni dettaglio.
Che anno è stato per te, a livello artistico e personale, questo 2024 e che 2025 – indipendentemente dal Festival – ti aspetta o ti auguri?
Il 2024 è stato l’anno in cui ho capito che con impegno e costanza posso raggiungere traguardi che sembravano impossibili. Per il 2025 non voglio crearmi aspettative, ma so che continuerò a lavorare sodo e a studiare per realizzare il sogno che ha il primo posto nella mia vita.
Immagini da Ufficio Stampa