Decisamente non è un buon periodo quello che sta attraversando il Milan. La squadra di Silvio Berlusconi sta affrontando un campionato con qualche difficoltà tecnica e il vedere gli acerrimi rivali dell’Inter primi in classifica certo non aiuta.
LA DURA ACCUSA DI PAOLO MALDINI: GALLIANI E'…
Ma, oltre a tutto questo, un singolare episodio vede protagonista la squadra meneghina da qualche mese a questa parte.
Infatti, a quanto pare, dall’inizio del campionato 2015-2016, molte attrezzature sportive ed altrettanti capi di abbigliamento ufficiali –magliette, pantaloncini e molti gadgets – sono stati sistematicamente rubati dai magazzini della sede e dagli spogliatoi della squadra. Dopo un’indagine interna è stata depositata una denuncia accolta dal pm del tribunale di Varese che ha autorizzato gli agenti della Digos ad installare delle telecamere per individuare i ladri. La sorpresa è stata grande e decisamente poco piacevole, soprattutto per l’AD e vicepresidente Adriano Galliani.
Infatti, secondo quanto emerso dopo aver visionato le registrazioni delle telecamere, il colpevole sarebbe nientemeno che l’ex cognato di Galliani stesso. L’uomo, marito della sorella dell’ex moglie dell’AD, lavora come magazziniere per il Milan da ben dodici anni ma, solo ora, sembra aver ceduto alla tentazione di commettere il furto. Fermato dalla polizia lunedì pomeriggio mentre rubava decine di magliette e pantaloncini ufficiali della squadra, per il cinquantaduenne ex cognato di Galliani, è scattato il fermo e l’arresto è stato convalidato ieri dal tribunale di Varese. Insieme all’ex cognato di Galliani è stato fermato anche un altro dipendente della squadra che, probabilmente, è stato suo complice nei furti visto che da una prima perquisizione nella sua casa sono stati rinvenuti moltissimi capi di abbigliamento e vari gadgets rubati. Per il momento nessun commento da parte di Adriano Galliani, né dallo staff del Milan.