Beppe Casales, regista e attore sensibile ai temi ambientali e sociali, arriva nei teatri d’Italia con il nuovo spettacolo 400. Sarà disponibile da giugno, dopo la prima replica prevista per lunedì 3 giugno al teatro Vittoria di Roma (lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00 in Piazza di S Maria Liberatrice, 10, zona Testaccio).
400 è uno spettacolo multimediale, un monologo sul cambiamento climatico che parla di animali e funghi, esseri umani e piante, vita nei boschi e passeggiate urbane, tutto a partire dalla concentrazione di CO2 in atmosfera (400 ppm, 400 parti per milione, soglia superata nel 2013 per la prima volta in 55 anni di misurazioni. L’ultima volta che la concentrazione del principale gas serra della Terra ha raggiunto questo valore era durante il Pliocene, più di 5 milioni di anni fa.
Casales porta sul palco uno spettacolo coinvolgente in cui si evidenzia però con forza che la reazione al disastro ambientale e climatico non può limitarsi alla diminuzione numerica della concentrazione di polveri sottili in atmosfera. «La sfida per tutta l’umanità dovrà essere quella di ripensare completamente il nostro posto nel mondo – spiega il regista – Perché non è possibile prendersi cura di ciò che non si conosce».
Con la collaborazione artistica di Matteo Crespi, lo spettacolo è prodotto insieme a Legambiente, con l’obiettivo di diventare una reale possibilità di cambiamento attivo sui territori. Il teatro è il luogo delle domande, dell’incontro tra sconosciuti, del calore e dell’emozione. «Oggi più che mai – scrive Casales – le persone hanno bisogno anche di altri strumenti per tradurre l’esperienza artistica in azione pratica di cambiamento del mondo. L’attivismo non è più una possibilità. È l’unica opzione. E 400 vuole essere proprio un tramite tra il teatro e l’attivismo ambientale».
400: note di regia
400 ppm, 400 parti per milione di anidride carbonica in atmosfera. Era il limite da non superare per fare in modo che il cambiamento climatico non diventasse quasi irreversibile. Il limite lo abbiamo superato già e quel numero continua a salire. Gli effetti del cambiamento climatico saranno sempre più forti nei prossimi anni e peseranno soprattutto sulle nuove generazioni.
400 è una passeggiata nel bosco con mia figlia Nina, un viaggio per scoprire il nostro rapporto con quella cosa che chiamiamo natura, così sconosciuta, come sconosciuto è il nostro rapporto con l’aria, l’acqua e il cibo, le tre cose senza le quali davvero non possiamo vivere. Una passeggiata con una bimba, per portare in questo viaggio la curiosità e lo stupore che portano i bambini.