I social e soprattutto TikTok pullulano di americani in vacanza in Europa, sbeffeggiati dalla community per i loro commenti.
Potrebbe essere il preludio di una petizione per vietare l’ingresso dei turisti americani in Europa e, tutto sommato, forse se lo meriterebbero. Sarà che nell’era pre-social non ci si poteva lamentare online e a favor di video e – se è vero che occhio non vede, cuore non duole – la conoscenza in questo caso è deleteria. Perché i social – e TikTok in particolare – pullulano di turisti americani in viaggio nel vecchio continente, tutti che puntano il dito contro un’Europa (nella maggior parte dei casi non conoscono il nome della nazione in cui si trovano) rea di non essere abbastanza statunitense. Come se non l’avessimo creata noi europei l’America, poi.
Americani in Europa: l’invettiva di Lexi Jordan contro la costiera amalfitana
Lezioni di storia a parte (non è questo il contesto), tra le più bersagliate e sbeffeggiate c’è la tiktoker Millennialex, derisa abbondantemente anche in patria. Il suo ultimo video è un’invettiva contro la costiera amalfitana che – secondo la nostra esperta d’oltreoceano – non è in grado di reggere la portata dei turisti che accoglie. La nostra Lexi Jordan consiglia più strade e meno scale. Un piccolo estratto del suo monologo: «Ogni influencer e tiktoker che mi ha consigliato la costiera amalfitana negli ultimi due mesi dovrebbe andare in prigione. Vi hanno mostrato la bellissima costiera e i piccoli e deliziosi paesi, ma non vi hanno detto che è impossibile arrivare qui». In che senso, vi chiederete? «Dovete arrivare a Napoli, prendere un treno da Napoli a Sorrento e poi aspettare sotto il sole cocente di salire sul traghetto con tutti i vostri bagagli per arrivare ad Amalfi». Boh.
«Poi – continua non contenta – per arrivare al vostro bellissimo hotel non ci sono strade né macchine. Dovete camminare, salire 160 scalini con tutti i vostri bagagli». Secondo Lexi, «la costiera amalfitana non dispone delle infrastrutture necessarie per accogliere così tanti turisti e la corrente salta spesso». Inutile dire che il video in questione ha ricevuto talmente tanti commenti negativi che da giorni l’affaticata Lexi non pubblica più su TikTok (Deo Gratias, speriamo sia al mare).
Le critiche al cibo e al prezzo (?) dell’acqua
La povera Lexi ne ha passate tante, ma non è l’unica. La meno nota Nys ha pubblicato un simpatico video da Milano in cui sostiene di aver «finalmente trovato una verdura in Europa». Opinione che ha generato migliaia di commenti tra insulti e spiegazioni didascaliche sul fatto che, insomma, non è che dagli USA possiamo pure ricevere lezioni sul cibo sano. Nel video successivo – specificando di non aver voluto offendere nessuno – la nostra Nys chiarisce che era così «emozionata per la pasta» da non aver avuto modo di concentrarsi sulle verdure. E che, se negli USA ordini un main dish, ti portano di solito anche un contorno di verdure. Il commento più geniale sotto questa spiegazione non può che essere il seguente: «In America ti danno tre carote per compensare il cibo grasso e tossico. Come la lattuga nell’hamburger».
C’è poi la tizia che si lamenta del fatto che in Europa l’acqua sia a pagamento, il tizio che punta il dito contro le politiche sulla raccolta differenziata in Germania e persino un gruppo di adolescenti convinte di essere in Euro (non in Europa, attenzione!). Ora, passi il tizio che ha marchiato il Colosseo (sostenendo tra l’altro di non sapere che fosse così vecchio). Ma di fronte a cotanta ignoranza, non sarebbe più opportuno imporre un esame all’aeroporto obbligatorio prima di approdare nel nostro continente? Anche solo per capire se conoscono la differenza, ad esempio, tra Italia e Polonia.
Se il viaggio dovrebbe essere veicolo di arricchimento culturale – e non un’epidemia di figuracce – nel nuovo millennio stiamo chiaramente fallendo. L’alternativa – propongo – potrebbe essere quella di creare una sorta di Isola delle Rose nel Mediterraneo, farli sbarcare lì e dire loro che sono in Europa: proprio come Colombo che credeva di essere nelle Indie, non credo si accorgerebbero di non essere mai arrivati a destinazione. E sarebbe per loro anche un’experience con un pizzico di storia: siete nati così, per errore (dei nostri avi). Pensiamoci.