Forse non è efficace contro le domande scomode dei parenti, ma può servire per metterci al riparo da disturbi gastrici e aumento di peso: ce lo spiega nel dettaglio Stefano Santori.
Stress, disturbi digestivi, bruciori di stomaco, gonfiore, pesantezza e aumento di peso causati dagli eccessi alimentari tipici delle festività natalizie: per passare indenni attraverso questi giorni di maratone alimentar esiste un approccio strategico, che proviene dal biohacking, che può aiutare a gestire in modo efficace la tavola delle feste, mantenendo la salute e la forma fisica ai massimi standard.
La disciplina del biohacking, abbracciata da personaggi famosi come Jack Dorsey di Twitter, Jennifer Lopez, Hugh Jackman e Haaland, si propone di ottimizzare le prestazioni fisiche, mentali e psicofisiche attraverso una serie di tecniche particolari.
Stefano Santori, biohacker e coach che lavora con atleti olimpionici e ha lavorato con brand come Enel, Ferrari, Maserati, Poste Italiane e altri, definisce il biohacking come “un insieme di discipline, fondate su basi scientifiche, che si occupano di ottimizzare le prestazioni fisiche, mentali e psicofisiche dell’individuo attraverso tutte le leve possibili che circondano la persona.
Queste leve includono la nutrizione, l’ambiente (si possono ad esempio hackerare luce, finestre, aria, temperatura), l’allenamento fisico, quello mentale e la respirazione, e si basano tanto sul corpus di conoscenze multidisciplinari che ne sono alla base quanto sull’utilizzo di dispositivi innovativi”.
Biohacking, la pianificazione strategica è indispensabile
Per affrontare le festività natalizie con successo, è essenziale una pianificazione strategica. Spesso, si commette l’errore di sottovalutare l’impatto del cibo durante le vacanze, trascurando la quantità di cibo e bevande consumate e non prestando attenzione sufficiente all’allenamento.
“Durante le vacanze – spiega a Funweek – la pianificazione e la corretta gestione della nutrizione sono un elemento cruciale. Concedersi delle indulgenze è giusto ma stabilire quando non cedere è fondamentale: per questo, ad esempio, preferire un digiuno intermittente o pasti molto leggeri e low-carb, prima o dopo i pasti di gala, risulta essere una corretta strategia per bilanciare l’introito esagerato di carboidrati.
Sì ad una colazione leggera e al tradizionale pranzo di Natale ma ricordiamoci di smaltire glucosio e zuccheri in eccesso mettendo in moto i muscoli, magari passeggiando dopo pranzo per circa 45 minuti e combinando un allenamento intenso nei giorni di vacanza, per poterci sedere serenamente a tavola e lavorare per un metabolismo più attivo e un corpo più sano” afferma Stefano Santori.
Il workout delle feste segue il ciclo delle… abbuffate!
Il workout assume un ruolo chiave per il benessere mentale e fisico durante le festività, e Santori raccomanda allenamenti più intensi in corrispondenza dei pasti più ricchi e festosi. Alternare pasti low carb o keto e digiuno intermittente può essere una strategia ideale, consentendo di godersi le festività senza compromettere eccessivamente la salute.
“Dopo aver consultato un medico per poter essere sereni nel seguire sessioni di digiuno intermittente, la strategia ideale per queste feste potrebbe essere: mangiare serenamente la nostra cena della Vigilia e pranzare le giornate del 25 e 26 per poi ritornare a un regime regolare dal 27 dicembre al 30, in quanto giornate normali e feriali. Allo stesso modo, godersi la cena di Capodanno e festeggiare il Primo gennaio con un pranzo tradizionale ci garantirà la possibilità di viverci in completa serenità le feste con i cosiddetti 5 grandi pasti di gala.
Il trucco? Riuscire a pianificare ciò che avviene di sera, al di fuori delle serate comuni, combinando digiuno e allenamento. Quest’ultimo, infatti, dovrà essere potenziato con maggiori esercizi, alternando ad esempio esercizi contro-resistenza (trx, pesi, ecc.) a quelli aerobici, con l’obiettivo di aumentare il metabolismo. Per chi non può fare esercizi impegnativi, sono consigliate le camminate al fresco, con abbigliamento più leggero per stimolare reazioni termogeniche dall’interno” continua Stefano Santori.
Biohacking, la giusta sequenza dei cibi può fare la differenza
E tra i consigli del biohacking c’è l’assoluta importanza della giusta sequenza dei cibi che, anche se sembrerà strano per molti, ha invece un impatto importante sull’assimilazione degli stessi.
“Se già sappiamo che a pranzo mangeremo carboidrati, possiamo ingerire, come antipasti, pietanze a base di grassi e proteine o almeno delle verdure (ad esempio un’insalata): queste sequenza strategica permette di rallentare in modo importante la curva glicemica dei carboidrati (i temuti picchi glicemici) e allo stesso tempo riduce la fame (grassi e proteine hanno infatti molecole “anoressizzanti”!). I tradizionali pandoro o panettone? Meglio mangiarli dopo aver gustato carne o pesce, anziché aspettare di digerire il pasto, poiché come abbiamo compreso la curva glicemica e l’assimilazione degli zuccheri saranno più clementi” continua Stefano Santori, uno dei massimi esperti di biohacking in Italia.
Ultima ma non per importanza nella cura del nostro corpo e della nostra alimentazione è la regolazione del sonno: “andare a dormire con quanta più regolarità possibile, malgrado i giorni “non ordinari”, per garantirsi un efficace recupero è fondamentale per far funzionare la nostra macchina corporea.
Ricordiamoci di ridurre il “turnismo sociale”, fenomeno che porta le persone a fare “turni di notte” nel weekend per godersi la socialità, mandando però in confusione i ritmi circadiani del nostro orologio biologico.
Se proprio facciamo le ore piccole cerchiamo di ritornare, già dal giorno dopo, agli orari “normali”, anche a costo di sacrificare il riposo di una sola notte (a beneficio del recupero delle nostre routine). L’unione di tutte queste pratiche ci permetterà di affrontare al meglio le feste, godendoci ogni momento di convivialità, senza fare troppi danni”.