Novità in arrivo, dalla prima settimana del 2024, per le classifiche Album e Singoli FIMI/GfK: ecco come saranno formulate e che cosa cambierà.
C’è aria di novità nel mondo delle classifiche FIMI/GfK. Dalla settimana 01/2024, infatti, la Top of the Music sarà formulata secondo una nuova metodologia presentata in occasione della Milano Music Week 2023. La prima grande novità riguarda il conteggio dei video musicali e il ritorno del comparto free: saranno, infatti, considerati ai fini della classifica gli ascolti in streaming audio e video, premium/paid e ad-supported/free. Il peso sarà, però, differente e calcolato secondo i criteri definiti dall’Economic Weighting Model, già ampiamente utilizzati a livello internazionale.
In base a tale modello, gli ascolti in streaming verranno inseriti nelle classifiche Top of the Music FIMI/GfK secondo il valore economico generato dai due formati principali. Il peso assegnato sarà, dunque, diverso e basato sui rispettivi fattori economici con un tasso di conversione per cui 1 stream premium = 7 streams free.
Il secondo grande cambiamento riguarda la tipologia di classifiche emesse che saranno tre, in base alle rilevazioni del servizio Point of Sales Tracking di GfK Italia Srl. E saranno così composte:
- Top 100 Album & Compilation che comprende gli album su supporto fisico (es. CD, Vinili), i download digitali e gli ascolti in audio streaming sia premium sia free
- Top 20 CD, Vinili e Musicassette (sostituisce la Top 20 Vinili) che comprende gli album su supporto fisico con il maggior numero di vendite nei canali rappresentati
- Top 100 Singoli che comprende le canzoni con il maggior numero di download e con il maggior numero di ascolti in streaming audio e video, sia premium sia free.
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Immutate, invece, le soglie di vendita valide ai fini delle certificazioni, oltre alle regole per i gruppaggi, i bundle e gli omaggi, gli eventi dal vivo e gli instore. Ma cosa ha reso necessari tali cambiamenti? Lo spiega Enzo Mazza, CEO di FIMI. “I consumi sono cambiati e oggi in Italia ci sono quasi 6 milioni di persone che ascoltano musica con un abbonamento premium. Questo, per il nostro mercato è assolutamente interessante e con prospettive di crescita significative. Le ricerche IFPI, poi, dimostrano che YouTube è ancora la prima piattaforma di accesso alla musica, un mercato ancora in crescita su tutti i canali. Quello che facciamo ora è un nuovo salto, che inizia con la prima classifica di gennaio”.
La storia della Top of the Music FIMI/GfK e le prospettive 2024
“La prima classifica Top of the Music è del 1995 in occasione del 45° Festival di Sanremo”, spiega Vincenzo Mastrofilippo Sub-Lead Marketing Intelligence di GfK. “E dal 2010 FIMI collabora con GfK che ha supportato l’industria nella rivelazione delle vendite reali, allora solo per il comparto fisico. Coerentemente con l’evoluzione del mercato, nel 2011 è stata rilasciata la prima classifica singoli digitali e nel 2014 è stato inserito lo streaming. Quindi nel 2016, a fronte dei segnali forti di vendita dei vinili, è stata introdotta anche la classifica dedicata a tale supporto e nel 2017 lo streaming è entrato anche nel computo degli Album. Quindi, dal 2018 al 2023 si è deciso di escludere lo streaming free che dal 2024, invece, fa il suo ritorno”.
“La prima classifica 2024, infatti, conteggerà anche lo streaming free integrato con le piattaforme video streaming”, prosegue. “Saranno considerati solo i contenuti dai canali ufficiali per un numero massimo di ascolti validi al giorno (Cap giornaliero), applicato discrezionalmente dalle diverse piattaforme come sistema antifrode. Restano esclusi gli ascolti inferiori a 30 secondi e quelli pubblicitari”.
Quale sarà l’impatto di tali novità sulla composizione delle Top of the Music future? “Abbiamo dei test fatto su alcune settimane dell’anno, quindi abbiamo una simulazione realistica ma non completa”, spiega Mastrofilippo. “E dai risultati la composizione non cambia molto tra internazionali e nazionali, major e indipendenti. Questa modalità di rappresentazione della classifica permette, però, un maggior bilanciamento ed esposizione anche per gli emergenti”.
“Le stime che abbiamo dalle simulazioni ci dicono, infatti, che i titoli di catalogo cresceranno del 4,2% dando maggiore profondità alle classifiche. Ma ci sarà anche spazio per artisti emergenti (+1,6%) per una rappresentazione più ampia del mercato”. La nota metodologica completa valida per il 2024 sarà disponibile sul sito FIMI a partire dalla week 01/2024 e andrà a sostituire l’attuale vigente.
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