La terza edizione dell’Italian Sustainability Photo Award (ISPA) è stata caratterizzata dalla massiccia presenza femminile, con due nomi su tre giunti sul podio: sono Valeria Scrilatti (miglior foto singola, premiata con 1500 euro), Elisabetta Zavoli (miglior storia fotografica, premiata con 3000 euro) e Tomaso Clavarino (grant da 10.000 euro per lo sviluppo di un progetto fotografico).
ISPA AWARD, come raccontare per immagini l’ambiente che cambia
ISPA – ITALIAN SUSTAINABILITY PHOTO AWARD è il primo concorso fotografico internazionale che chiede alla fotografia di raccontare la sostenibilità secondo i tre temi sintetizzati nell’acronimo ESG: ambiente, società e governance e fino ad ora ha visto la partecipazione ben 1183 fotografi di 52 nazionalità diverse, con oltre 8477 fotografia arrivate.
Ideato da PARALLELOZERO – agenzia fotogiornalistica specializzata nella produzione di contenuti visuali per il mondo dell’editoria e del corporate – tre anni fa in collaborazione con PIMCO come main sponsor, è stato affiancato quest’anno anche da NIKON e LOWEPRO, in qualità di partner tecnici.
ISPA, la giuria internazionale presieduta da Tiziana Ferrario
I progetti sono stati selezionati da una giuria internazionale composta da Alessia Glaviano (Head of Global PhotoVogue e direttrice di PhotoVogue Festival), Antonio Carloni (Fondatore di Cortona On The Move e vicedirettore delle Gallerie d’Italia a Torino), Lucy Conticello (direttrice della fotografia di M, magazine di Le Monde) e Mads Nissen (fotografo vincitore World Press Photo e staff photographer di Politiken, principale quotidiano danese), e presieduta dalla giornalista e conduttrice televisiva Tiziana Ferrario.
La presidente di giuria ha dichiarato:
“Raccontare per immagini la sostenibilità in Italia è stata un’idea coraggiosa e innovativa per Pimco quanto per Parallelozero. Eppure, a distanza di tre anni e tre edizioni del concorso, possiamo dire che questa grande sfida sia stata vinta: i fotografi che hanno partecipato in numero sempre crescente al concorso hanno raccontato un Paese inaspettato, attento alla ricerca e all’innovazione in settori strategici come l’agricoltura, il mare, la montagna, in armonia con le comunità nelle quali i progetti mostrati sono inseriti. Abbiamo chiesto di documentare storie positive in un’Italia che sta cambiando. Non solo la denuncia dei tanti problemi con i quali ci scontriamo quotidianamente, ma anche le soluzioni scelte per risolverli”.
ISPA, i vincitori e i progetti su cui hanno lavorato
TOMASO CLAVARINO è il vincitore del GRANT PER LO SVILUPPO DI UN PROGETTO FOTOGRAFICO dal titolo “Have you ever heard the sound of falling rocks?”. Un viaggio di sei mesi lungo l’arco alpino, dove le temperature sono aumentante negli ultimi anni di 2 gradi Celsius, per analizzare un fenomeno di grande rilevanza, ma di cui si parla pochissimo: il degrado del permafrost, la parte superficiale della crosta terrestre più a contatto con tutti i fenomeni che si verificano nell’atmosfera; il suo degrado, dovuto allo scioglimento del ghiaccio in esso contenuto, è fonte di instabilità dei versanti e di modificazioni del circuito idrogeologico, con gravi ripercussioni sul territorio.
Nella categoria MIGLIOR FOTO SINGOLA è stata premiata l’immagine di VALERIA SCRILATTI che ritrae l’iconica figura di un barbagianni, specie protetta in via d’estinzione, simbolo della delicatezza dell’ecosistema e messo in pericolo da cambiamenti climatici, inquinamento, agricoltura intensiva, erosione dei suoli e desertificazione. La foto del rapace in cura – scattata nel Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU di Roma – punta i riflettori su una situazione che negli ultimi anni è diventata critica: la tutela della biodiversità nel nostro Paese, che ospita circa un terzo della fauna presente in Europa, con oltre 60.000 specie.
Soluzioni contro i rifiuti in mare? L’idea di Tomas Parenti
Nella categoria STORIA FOTOGRAFICA ha vinto il progetto “ANTICHI MESTIERI E NUOVE GENERAZIONI: IL FUTURO DELLA PESCA È SOSTENIBILE” di ELISABETTA ZAVOLI, che indaga il problema dei rifiuti presenti nel mare, mostrando una soluzione possibile tramite l’appassionante storia di Tomas Parenti. Parenti con i suoi 25 anni, è il più giovane capitano di peschereccio della flotta di Rimini e ha progettato e sperimentato una rete da pesca più efficiente e sostenibile in grado di raccogliere anche i rifiuti. Se attuata a livello nazionale, questa soluzione potrebbe contribuire alla pulizia del mare, a salvare le risorse marine e a rendere la pesca più sostenibile.
Materiale foto fornito da Sofia Li Pira @Artsfor.t