Italiani e case sostenibili: secondo un’indagine di Taskrabbit il 30% comprerebbe un immobile con classe energetica A+.
Per gli italiani l’amore per la propria casa si colloca in equilibrio tra sostenibilità e risparmio. O almeno questo è quello che emerge dall’indagine Taskrabbit, il network globale che mette in contatto chi ha bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa con tasker competenti e affidabili. L’indagine è stata condotta da GPF Inspiring Research, in occasione di San Valentino, per analizzare i fattori che fanno battere il cuore degli italiani nella scelta di un immobile da acquistare.
Acquisto casa? Immancabile come requisito la classe energetica A+
In questa prospettiva, non sorprende dunque se una classe energetica A+ rappresenti la priorità assoluta nella scelta di un immobile per il 30% della popolazione, seguita dalla presenza di materiali a lunga durata e a basso consumo energetico (24%) e da un’abitazione che consenta una riduzione dei consumi e, di conseguenza, costi minori di gestione (17%).
Gli italiani bruciano poi di passione per l’interior design. Tanto che il 58% preferisce spendere di meno, ma occuparsi personalmente dell’arredamento. Questo si sposa perfettamente con la crescente attenzione alla sostenibilità e alla riduzione dei consumi, che emergono come altri elementi cruciali che gli abitanti del Paese valutano al momento dell’acquisto di una casa. Oltre metà (55%) della popolazione è infatti disposto a comprare un immobile più costoso, ma con una classe energetica alta, mentre il 29% opterebbe per una casa meno cara, puntando ad aumentare progressivamente la classe energetica con lavori ad hoc.
Proprio per cercare di abbattere il più possibile i costi, anche in relazione al caro vita, gli italiani sono disposti a spendere di meno per comprare una casa, colmando gli eventuali deficit strutturali attraverso interventi da svolgere in autonomia, preferenza segnalata dal 37% della popolazione. Discorso analogo vale anche per i lavori di ristrutturazione più complessi, come il rinnovamento dell’impianto elettrico o idraulico (36%).
Donne e giovani vogliono spendere meno e arredare personalmente
Sono in particolare le donne e i giovani a contraddistinguersi per la loro volontà di spendere meno e gestire in maniera indipendente tutte le attività connesse alla sistemazione e al rinnovamento del proprio immobile. In particolare, dall’indagine emerge che per le italiane i fattori che pesano maggiormente nella scelta di una casa di proprietà siano la possibilità di arredarla personalmente (65%) e svolgere autonomamente gli interventi di ristrutturazione (40%). Inoltre, le donne condividono con i giovani una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, dichiarandosi disposte a spendere di più per acquistare un immobile con una classe energetica alta (56%), percentuale che raggiunge il 64% nella fascia 18-24 anni.
Una volta scoccata la scintilla con la propria casa, gli italiani si dichiarano pronti ad assumere persone che possano supportarli per tutte le attività necessarie: dal trasloco (52%) e alla tinteggiatura delle pareti (48%), fino ai piccoli lavori di ristrutturazione (43%) e alla sistemazione o montaggio dei mobili (41%).
«L’indagine mette in luce che gli italiani sono molto interessati a trovare una casa che sia allo stesso tempo sostenibile e in grado di farli risparmiare, anche in un’ottica di riduzione dei costi di gestione. I futuri padroni di casa sono quindi maggiormente propensi a occuparsi di persona di tutti i lavori di ristrutturazione necessari a migliorare sia l’aspetto estetico che quello funzionale della nuova abitazione. – ha affermato Begüm Zarmann, Managing Director di Taskrabbit Europe – I tasker sono a disposizione non solo per supportare gli italiani nelle piccole ristrutturazioni domestiche e nei lavori di efficientamento energetico dei loro immobili, ma anche per un aiuto durante il trasloco».