Ridiculous Excuses, Not To Be Inclusive è la nuova campagna di CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down – in anteprima su TikTok. Un vero e proprio appello lanciato alla community attiva sulla piattaforma che vuole sensibilizzare in materia di inclusione. Gli ingredienti sono informazione e intrattenimento, formulati ironicamente in modo da popolare la piattaforma di storie di disuguaglianza sociale. CoorDown ha coinvolto persone con sindrome di Down insieme alle loro famiglie, chiedendo quali fossero le scuse più frequenti rivolte loro.
Tali pretesti – dal mondo della scuola come del lavoro o dello sport – vengono raccontati in tono comico, per quanto amaro, in un cortometraggio in esclusiva sul canale TikTok @CoorDown. Ad accompagnare le immagini, un jingle che promette di diventare un audio virale, con un linguaggio fresco e semplice, ma soprattutto vero. “In un mondo sempre più progressista e attento all’inclusività, c’è ancora chi si rifugia dietro scuse ridicole per non essere inclusivo”. Sono queste le parole con cui si apre la campagna internazionale di sensibilizzazione che CoorDown ha lanciato in anteprima su TikTok.
“Tocchiamo un tema che riguarda ognuno di noi”, dichiara Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown ODV. “Dare un nome e rendere visibile un fenomeno che le persone con sindrome di Down e i loro genitori, fratelli, sorelle e caregiver sperimentano quotidianamente. Sembrano forse piccoli eventi, in realtà sono vere e proprie discriminazioni fatte spesso con un sorriso di circostanza o di inconsapevolezza. È arrivato il momento di abbattere anche questo muro. E smascherare le false ‘buone intenzioni’ di chi per pigrizia o mancanza di comprensione ancora esclude le persone con disabilità intellettiva”.
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“Abbiamo spesso avuto prova di come i creator della nostra community, grazie alla loro originalità, riescano a superare barriere”, spiega Giacomo Lev Mannheimer, Responsabile Relazioni Istituzionali Sud Europa di TikTok. “Il loro successo dimostra come l’autenticità possa essere un incredibile veicolo di campagne di sensibilizzazione. Megafono globale, nonché catalizzatore per coinvolgere e far riflettere milioni di persone su tematiche socialmente indispensabili. Il tutto partendo da storie di straordinaria quotidianità.
“Siamo stati entusiasti di abbracciare il progetto di CoorDown”, conclude Lev Mannheimer. “La campagna è innovativa e toccante e non vediamo l’ora di vedere cosa la community creerà e l’impatto positivo che le storie condivise genereranno”.
#WDSD23, lo sviluppo della campagna su TikTok
Il debutto su TikTok è avvenuto in vista della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down che si celebra il 21 marzo. L’obiettivo è dare visibilità alle storie di bambine e bambini, adolescenti e giovani donne e uomini con sindrome di Down lanciando un appello per prendervi parte, condividendo le proprie storie di discriminazione subita. TikTok che da sempre ha fatto dell’inclusività uno dei suoi valori fondanti, ospita ogni giorno storie personali, motivazionali, di condanna o di riscatto e diventa per questo un partner importante oltre che un significativo amplificatore per i messaggi della campagna.
Fino al 21 marzo, il canale TikTok di @CoorDown si popolerà delle testimonianze reali di persone con sindrome di Down e delle loro famiglie provenienti da ogni parte del mondo e le scuse ridicole che hanno dovuto sentirsi dire. A queste si aggiungeranno le storie degli utenti TikTok ispirate dal Jingle della campagna e da uno sticker creato appositamente, oltre agli hashtag ufficiali #RidiculousExcuses, #WorldDownSyndromeDay, #WDSD23, #ImparaconTikTok.
La campagna è realizzata in collaborazione con l’agenzia creativa SMALL di New York e prodotta da Indiana Production e Tiny Giant per la regia di Stoney Sharp con musica composta e realizzata da Stabbiolo Music.
Grafiche da Ufficio Stampa TikTok