Nuovi trend, alle vending machine si può comprare di tutto: dai cosmetici alle carte di credito, dalle valigie ai giochi.
Il distributore automatico, simbolo nazionale della pausa in ufficio e a scuola e che fa parte della quotidianità di milioni di italiani, negli anni ha saputo diversificare: non solo merendine e bibite ma anche prodotti fashion, beauty, tech, giochi, carte di credito e molto altro. A rivelarlo è CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, che da un censimento ne ha scovato alcuni tra i più particolari.
In Italia nel 2024 sono state circa 2,2 milioni le consumazioni non-food effettuate alle oltre 830.000 vending machine presenti sul territorio nazionale. Tuttavia, sono numeri destinati a crescere. Per gli amanti dei brand iconici, come ad esempio il cavallino rampante, c’è una vending machine unica. Si trova in centro a Milano e distribuisce modellini della celebre fuoriserie italiana. Presso gli aeroporti di Firenze e Pisa, genitori disperati e appassionati di tutte le età possono invece acquistare i famosi mattoncini prima della partenza. Sempre negli aeroporti si possono anche trovare vending machine molto particolari. Tra queste ci sono quelle che distribuiscono underwear di marca, carte di credito e addirittura veri e propri trolley da viaggio.
Beauty e fashion alle vending machine
I settori del beauty e dei prodotti per la cura personale si sono lasciati affascinare dalle mille potenzialità dei distributori automatici. Presso l’aeroporto di Malpensa, ad esempio, un noto brand di make-up ne ha utilizzato uno in alternativa allo store fisico durante i lavori di ristrutturazione. Mentre in altre location si possono trovare vending machine che offrono maschere per il viso, sieri, prodotti per la cura personale e molto altro!
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Un famoso marchio fashion del lusso, in un evento a tema vintage anni ’80-’90, ha utilizzato le vending machine per distribuire ai propri ospiti delle macchine fotografiche usa e getta. Mentre un brand inglese dallo stile rock ha commercializzato intimo maschile e t-shirt in aeroporti, stazioni ferroviarie e grandi centri commerciali tramite dei distributori automatici. La moda e il lusso sembrano i settori che più degli altri abbiano saputo cogliere questa nuova anima dei distributori automatici. I noti gioielli legati al colore azzurro delle loro ambite confezioni, nella boutique londinese di Covent Garden, hanno infatti usato le vending machine per distribuire i propri profumi. Inoltre, un famoso brand francese ha creato un punto vendita completamente automatico a Parigi per distribuire la sua collezione di lussuose borsette.
La tecnologia
Anche il mondo della tecnologia è stato tra i primi a sfruttare il potenziale delle vending machine. Questo soprattutto per i prodotti di piccole e medie dimensioni. Presso Il Centro di Arese, ad esempio, è stato installato un temporary shop automatico di cuffie e auricolari. All’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano, è possibile rifornirsi di accessori per smartphone proprio da un distributore automatico. Sempre presso il mall di Arese, inoltre, per la gioia di grandi e bambini è da poco in funzione un distributore automatico di carte da gioco collezionabili di Pokémon, Onepiece, Dragonball, Magic e tanti altri.
«La tecnologia Made in Italy delle vending machine è molto duttile. Può essere impiegata per distribuire tante tipologie di prodotti dalle più svariate forme e pesi. Anche diversi dal classico food & beverage, grazie alle innovazioni tecniche. – spiega Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica – Inoltre, le vending machine sono facilmente personalizzabili con grafiche ad hoc. Quelle di ultima generazione possono interagire con i consumatori per promuovere attività sui social network. Queste caratteristiche le rendono molto adatte alla distribuzione di prodotti da parte di brand che fanno della customer experience uno strumento chiave».