Una mostra imperdibile sul padre della pop art americana: dagli anni ’60 all’esplosione del successo
Dopo il successo della mostra romana del 2018, Eugenio Falcioni e Achille Bonito Oliva portano il genio di Andy Warhol in mostra a Milano, nella suggestiva cornice della Fabbrica del Vapore. Affrontano una sfida ardua, quella di non banalizzare il messaggio di uno degli artisti più iconici della modernità, le cui opere sono stampate e riprodotte praticamente ovunque: come lo stesso Warhol diceva, “ogni cosa ripete se stessa. È stupefacente che tutti siano convinti che ogni cosa sia nuova, quando in realtà altro non è se non una ripetizione”
LEGGI ANCHE – I favolosi anni ’60 e ’70 a Milano: la mostra all’Auditorium della Conciliazione
La mostra milanese dedicata all’artista è visitabile dal 22 ottobre fino al 26 marzo 2023 e propone oltre trecento opere, divise in sette aree tematiche e tredici sezioni: “Andy Warhol. La pubblicità della forma” è promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura e Navigare e curata da Achille Bonito Oliva con
Edoardo Falcioni per Art Motors, Partner BMW e Hublot.
Non manca proprio nulla in questo viaggio dentro Andy Warhol: dagli esordi degli anni ’60, con i simboli del consumismo di massa e i volti dello star system, fino alle drag queen degli anni ’70 e alla svolta religiosa degli ’80, attraverso una serie di opere uniche. Non solo tele, ma anche serigrafie su seta, cotone e carta, molte provenienti all’Estate Andy Warhol, due di Keith Haring e di altre prestigiose collezioni private. Accanto alle opere visive, anche quelle esperenziali come le illustrazioni digitali del Commodor Amiga 2000, i primi NTF della storia; la BMW Art Car dipinta dall’artista; una riproduzione fedele della prima Factory, quella al 231 East 47th Street e una serie di filmati in 3D da guardare con gli appositi occhialini.
LEGGI ANCHE: – No-Body is Empty a Rome Art Week 2022, per la prima volta a Roma l’anatomia della leggerezza di Giovanni Pinosio
Il messaggio di Andy Wharol è ancora potente e straordinariamente attuale a 35 anni dalla sua prematura scomparsa: la mostra della Fabbrica del Vapore accompagna il visitatore attraverso le sfaccettature della sua avanguardia, lungo la diffidenza e l’incomprensione iniziale dell’establishment fino all’esplosione della sua popolarità, ancora oggi immutabile.
“Warhol è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un’inedita classicità nella sua trasformazione
estetica. Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine”.Achille Bonito Oliva