Dal 2 Febbraio arriva al cinema l’ultimo lavoro del maestro del brivido M. Night Shyamalan Bussano alla porta. Tratto dal romanzo La casa alla fine del mondo di Paul G. Tremblay, il film vede protagonisti una bambina e i suoi due papà che vengono messi davanti ad una terribile scelta. Sacrificare la vita di uno dei membri della famiglia e salvare il mondo dall’Apocalisse, o vivere tutti e tre e lasciare l’intera umanità al suo destino?
Una scelta terribile, che gli viene imposta da quattro sconosciuti che bussano alla porta della baita in cui stanno trascorrendo le vacanze.
M. Night Shyamalan a Roma per presentare il film
Ho incontrato il regista in occasione della presentazione del film a Roma, durante la conferenza stampa tenutasi nello splendido Hotel De Russie. Come ho scritto all’inizio, il film è tratto da un romanzo cui M. Night ha saputo aggiungere il suo tocco.
“L’impostazione della storia era così bella, evocatrice quando l’ho letta. Ha come fondamento la paura cui si unisce la presenza di elementi soprannaturali. Il romanzo mi ha ispirato ma ho voluto cambiarlo, farne qualcosa di diverso. Quel che mi interessava erano le aspettative, le risposte che suscita in ognuno di noi. Cosa faresti tu se dovessi fare quella scelta? Se non ci fossero risposte certe, potrei convincerti a fare qualcosa, saresti disposto a morire?”.
M. Night Shyamalan
Un film che inchioda lo spettatore alla poltrona fin dai primi secondi, perché i suoi lavori sono così: pochi giri di parole, niente introduzioni lunghe, eccessive e pompose. Le intenzioni del film, i protagonisti e le emozioni vengono mostrate subito. Dalla musica alle inquadrature, alla scelta di costringere i suoi personaggi in spazi limitati, il cinema di M. Night Shyamalan è fatto di tratti precisi ed efficaci. In cui persone comuni vengono messe di fronte ad una scelta estrema, difficile, più grande di loro stessi.
“Spesso non ci riteniamo responsabili di quello che accade intorno a noi, nel mondo, ma la verità è che siamo tutti importanti. Tutti noi possiamo contribuire a cambiare le cose attraverso le nostre azioni. Provengo da una famiglia molto religiosa e sono cresciuto nella convinzione che tutti abbiano bisogno di qualcosa in cui credere, perché siamo esseri umani che costantemente si interrogano sul significato delle cose. Questo è un film che racconta proprio la scelta di credere o meno in qualcosa più grande di noi”.
M. Night Shyamalan
Un Dave Bautista come non lo avete mai visto
I quattro sconosciuti che bussano alla porta della famiglia rappresentano i quattro cavalieri dell’Apocalisse e trovano in un Dave Bautista intenso e straordinario il loro leader. Shyamalan dirige l’ex wrestler in una interpretazione toccante, che arriva addirittura a farci dimenticare la sua mole e la sua potenza per farci vedere solo la sua vulnerabilità e fragilità.
“Non conoscevo Dave come attore, ma poi ho visto Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve e, anche se ha soltanto un piccolo ruolo in quel film, ho comunque percepito il suo incredibile potenziale. Secondo me era perfetto per il ruolo… Quello che stavo cercando era una sorta di gigante buono, un uomo che portava su di sé il peso di una certa responsabilità. Volevo che questo peso si percepisse anche dalla sua statura e non solo attraverso l’interazione con l’altro. Quando ho incontrato Dave ho realizzato che era davvero il personaggio che pensavo potesse interpretare, così innocente, dolce e fragile anche nei miei confronti. È un uomo da 150 Kg di muscoli ma non è così che affronta la vita, anzi lo fa come una persona fragile. Gli ho detto: Non cambiare. Io dirò azione e lo registreremo“.
M. Night Shyamalan
Bussano alla porta (titolo originale Knock at the Cabin): sinossi e cast
Mentre sono in vacanza in una baita isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Con un accesso limitato al mondo esterno, la famiglia deve decidere in cosa credere prima che tutto sia perduto.
Dave Bautista (Leonard), il candidato al Tony Award e all’Emmy Jonathan Groff (Eric), Ben Aldridge (Andrew), la candidata al BAFTA Nikki Amuka-Bird (Sabrina), Kristen Cui (Jen), Abby Quinn (Adriane) e Rupert Grint (Redmond)
Crediti foto@Ufficio stampa Universal Pictures