Ospite di Che Tempo Che Fa sul NOVE, Paola Cortellesi racconta a Fabio Fazio da dove nasce C’è Ancora Domani, il film che vede l’attrice alla sua prima prova da regista. Presentato come film d’apertura della XVIII edizione della Festa del Cinema di Roma, C’è Ancora Domani è ambientato nella seconda metà degli anni ’40 a Roma ed è girato in bianco e nero. La Cortellesi ne è anche protagonista nei panni di Delia, accanto a Valerio Mastandrea che interpreta suo marito Ivano.
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«Delia è una donna che non ha ambizioni. – spiega l’attrice e regista – La cosa che mi premeva raccontare era una donna di quell’epoca che non fa parte delle meravigliose, delle pochissime donne che hanno fatto la nostra storia. Erano donne che venivano da una coscienza sociale e politica talmente grande che mettevano a rischio la loro stessa vita. Pensa a Nilde Iotti, donne che hanno anche scritto la nostra Costituzione. A fronte di quelle donne già emancipate e con la mente che andava molti passi avanti, c’era tutto il resto. Tutte le altre donne che vivevano questa vita. Se andava bene, con un marito meno terribile di quello che descriviamo in questa storia. Però comunque Delia è una di quelle donne che accetta quella vita perché così doveva essere e così le hanno insegnato da bambina. Non è una storia biografica, ma l’ho evinta dalle storie che mi hanno raccontato le mie nonne e le mie bisnonne. È la vita di cortile, arrivava tutto dalle finestre».