Hostiles film di apertura della Festa del Cinema di Roma 2017
Va delineandosi sempre di più il programma della Festa del Cinema di Roma 2017. La dodicesima edizione della manifestazione ha difatti scelto il film d’apertura, che sarà proiettato il prossimo 26 ottobre: si tratta di Hostiles, un western drammatico diretto da Scott Cooper.
Scritto dallo stesso Cooper insieme allo screenwriter Donald E. Stewart, il film è già stato presentato in anteprima mondiale lo scorso 2 settembre al Telluride Film Festival, in Colorado. Si tratta di un western duro e brutale, interpretato da Christian Bale e Rosamund Pike. Bale, in particolare, torna a lavorare con Scott Cooper a quattro anni di distanza dall’uscita di Il fuoco della Vendetta – Out of the Furnace, prendendo stavolta parte ad un sanguinoso ritratto degli Stati Uniti del 1892.
Hostiles film di apertura della Festa del Cinema di Roma 2017: sinossi
La storia vede protagonista il capitano dell’esercito Joseph J. Blocker (Christian Bale), che promette di aiutare un capo indiano della tribù dei Cheyenne e la sua famiglia a recuperare le loro terre. Prima di imbarcarsi nella rischiosa missione, i due si imbattono in Rosalie Quaid (Rosamund Pike). Quest’ultima è una vedova dalle tendenze suicide che cerca vendetta contro i Comanche, colpevoli di aver massacrato la sua famiglia.
Non è la prima volta che Scott Cooper si imbarca in pellicole dalle atmosfere western, basti pensare a titoli come Black Mass e, appunto, Out of the Furnace. In quest’occasione, tuttavia, il regista propone lo scontro tra due diverse tribù di nativi, in un contesto sanguinoso.
“Sono entusiasta di poter inaugurare la dodicesima edizione della Festa del Cinema con Hostiles – ha dichiarato il direttore artistico del RomaFF12, Antonio Monda – è un western dalla struttura epica, che parla con profondità di temi eterni, quali la violenza, il male che alligna nel cuore dell’uomo, ma anche la libertà e la possibilità di rinascita: un film importante e coraggioso, ispirato alla tradizione cinematografica di John Ford e a quella letteraria di Cormac McCarthy”.