La seconda giornata della Festa del Cinema di Roma 2020 è nel nome del Premio Oscar Steve McQueen. Il regista britannico è stato protagonista del secondo incontro ravvicinato di questa quindicesima edizione e ha presentato il quinto capitolo di Small Axe.
Il premio Oscar Steve McQueen ‘Ancora oggi è necessario parlare di razzismo’
Leggi anche:– Trash, film d’animazione sul tema del riciclo
Il regista di 12 anni schiavo, Hunger e Shame, ha presentato una serie cinematografica incentrata su storie della comunità caraibica di Londra e ambientate tra il 1969 e il 1982. Il fil rouge che lega questi 5 capitoli è la lotta contro il razzismo e il titolo ricorda un proverbio giamaicano sulla forza del dissenso. “Se voi siete il grande albero, noi siamo la piccola ascia”.
Durante la conferenza stampa, il regista ha sottolineato come sia stata necessaria una pandemia per rendersi conto di quanto sia necessario parlare di razzismo.
“C’è voluto l’episodio di George Floyd e una pandemia – ha detto McQueen – prima che qualcuno dicesse che, tutto sommato, era necessario parlare di razzismo”.
L’idea di raccontare le storie mai raccontate della comunità nera del Regno Unito è nata 11 anni fa.
“Erano storie che dovevano essere assolutamente trattate – spiega Steve McQueen – perché si occupano di attualità, politica, cultura, che traggono origine dalla comunità nera, che ha avuto un ruolo fondamentale in Gran Bretagna. (..) Non sono storie inventate. Questa è la realtà che i neri devono sopportare ogni giorno”.
Il regista è stato poi protagonista del secondo Incontro Ravvicinato di questa quindicesima edizione della Festa, dove Antonio Monda gli ha consegnato il Premio alla Carriera.
Small Axe
Mangrove. 1970, è la storia del processo ai Mangrove Nine ovvero Frank Crichlow, titolare del ristorante Mangrove e altri 8 imputati, arrestati per proteste contro la brutalità razzista della polizia londinese.
Lovers Rock. Anni ’80, una notte una festa una storia d’amore e di musica reggae.
Red, White and Blue. Anni ’80. La storia di Leroy Logan, agente nero ce si scontra con il razzismo della polizia.
Crediti foto@Ufficio stampa Fondazione Cinema per Roma