Il regista Premio Oscar Michael Moore presenta il suo ultimo lavoro ‘Fahrenheit 11/9’ documentario, pungente e sarcastico sulle ultime elezioni americane Ai nostri microfoni dice ‘Vedere Trump Presidente è un grande dispiacere e una vergogna’.
RomaFF13: Michael Moore ‘Vedere Trump al governo è imbarazzante’
Sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, abbiamo incontrato il Premio Oscar Michael Moore. Il regista è stato protagonista di uno degli Incontri Ravvicinati e come potevamo aspettarci, è stato un fiume in piena.
Alla Festa del Cinema edizione numero 13, Moore ha presentato anche il suo ultimo film ‘Fahrenheit 11/9’ (dal 22 al 24 ottobre al cinema), documentario pungente e provocatorio che mette sotto la lente di ingrandimento il Presidente Donald Trump, ma anche i Democratici ed i Repubblicani che hanno in qualche modo contribuito all’ascesa di polita di un uomo che il regista definisce perdente.
“Vedere Donald Trump Presidente degli Stati Uniti è un grande disappunto ed è anche un po’ imbarazzante” ha detto ai nostri microfoni.
L’incontro, che in via del tutto eccezionale è stato moderato dal giornalista Corrado Formigli, è iniziato con una considerazione schietta e drammatica sul cinema:
“Sono molto preoccupato per la situazione del cinema attuale. Negli Stati Uniti è sempre più raro vedere film stranieri, anche in città come New York e Los Angeles – ha detto Michael Moore – Il cinema è la forma d’arte della gente, deve essere salvata. Molte persone oggi non possono permettersi i 100/200$ che servono per andare a vedere un evento sportivo o un concerto. Ma andare al cinema continua a costare 10$, è alla portata di tutti. In Italia dovete impegnarvi e continuare a fare grande cinema come avete fatto negli ultimi cento anni: meno schifezze e più arte”.
Parlando delle elezioni di Trump, Moore ci tiene a sottolineare come le informazioni che sono arrivate in tutto il mondo siano sbagliate. E lo sottolinea anche ai nostri microfoni:
“Voglio che il mondo sappia – ci dice il regista – che a vincere le ultime elezioni americane è stata Hilary Clinton. Lei aveva 3 milioni di voti in più di Trump. Ma abbiamo un sistema folle, che a messo alla Casa Bianca un perdente.”
Durante l’incontro, Michael Moore dice la sua anche sulla situazione politica italiana:
“Andiamo non potete essere così stupidi! – dice riferendosi all’attuale governo – Sono cinque giorni che sono a Roma, ho guardato molta televisione italiana ultimamente. Non parlo italiano, ma vedo che le persone si lasciano intrattenere anche qui. Vedono Salvini e Di Maio e li trovano un gradevole intrattenimento. La colpa è della sinistra che ha pensato di spostarsi al centro ed essere un Salvini e un Berlusconi in versione intelligente. Ma questo aggettivo accanto ai loro nomi, non si può sentire”
E aggiunge:
“Salvini è un razzista. So che la situazione è difficile in Italia per quanto riguarda l’immigrazione e mi dispiace che il mio paese non accolga nessuno per dare una mano. Ma anche l’attuale Presidente degli Stati Uniti è razzista. L’amore è amore a prescindere dal genere della persona. Salvini eviti di sposarsi con un uomo se non gli piacciono, e lasci stare gli omosessuali. L’Europa, e non solo l’Italia, sono minacciate anche da Steve Bannon che vorrebbe portare il modello Trump qui: trovo sia un genio, non sottovalutatelo. Ma smettetela di pensare Italy first come dice Salvini. Siate Italia e basta”.
Girerebbe un ‘Fahrenheit’ sulla situazione italiana?
“Non so se ne sarei all’altezza – dice sul red carpet ad una nostra collega – Ma avete ottimi autori di satira in grado di assolvere questo compito. Sono stato ospite del programma di Diego Bianchi, lui potrebbe farlo; ma anche Sabina Guzzanti potrebbe fare un ottimo lavoro”.
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