Arriva al cinema il nuovo film di Ang Lee ‘Gemini Man’. Mary Elizabeth Winstead racconta l’emozione e la soddisfazione di lavorare con il regista taiwanese.

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Dal 10 ottobre arriva nella sale cinematografiche distribuito da 20th Century Fox il nuovo film di Ang Lee ‘Gemini Man’ con Mary Elizabeth Winstead e Will Smith.

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Gemini Man, Mary Elizabeth Winstead: ‘Lavorare con Ang Lee ti fa sentire parte di un opera d’arte’

Pellicola numero 14 per il regista premio Oscar, che questa volta porta sul grande schermo un action movie divertente ma come sempre intriso di domande profonde. Un innovativo thriller d’azione che vede Will Smith nei panni di Henry Brogan, un assassino d’élite, che viene improvvisamente preso di mira e perseguitato da un misterioso giovane agente che sembra in grado di predire ogni sua mossa.

“Si tratta di un action movie divertente che pone molte domande su noi stessi, su ciò in cui crediamo, sul governo, su chi eravamo e chi siamo oggi e chi saremo. – racconta May Elizabeth Winstead nell’intervista – Ed è così perché è un film di Ang Lee. Lui pone sempre queste domande esoteriche nascondendole tra le pieghe di in film molto divertente, da popcorn.”

Lavorare con il regista taiwanese è estremamente coinvolgente ed emozionante, come sottolinea l’attrice statunitense.

“E’ emozionante lavorare con Ang Lee. E’ una bella persona ed è così visionario. Si è impegnato molto a trasmettere qualcosa attraverso il suo lavoro. Ti fa sentire come se stessi facendo qualcosa che ha un senso alla fine della giornata, come se stessi creando un pezzo d’arte. Ci si sente speciali a farne parte.”

Gemini Man, “Una storia che solitamente non si racconta’

Il film è diretto dal regista premio Oscar® Ang Lee e prodotto da Jerry Bruckheimer, David Ellison, Dana Goldberg e Don Grange e vede nel cast oltre a Wil Smith e Mary Elizabeth Winstead, Clive Owen e Benedict Wong.

“Questa storia non è quella che solitamente si racconta sul grande schermo – ha detto il regista Ang Lee -. Tuttavia, grazie alle incredibili nuove tecnologie digitali, non solo possiamo finalmente vedere Will Smith da giovane e da vecchio, ma possiamo anche rapportarci alla storia in modo profondamente coinvolgente. È la mia grande fortuna: poter sperimentare e testare i limiti di ciò che il nuovo cinema digitale ha da offrirci. E poi sono stato fortunato anche nel poter lavorare con due Will Smith: uno splendidamente sofisticato, l’altro onesto in modo esuberante. Inoltre, l’immenso sforzo e l’abilità tecnica dell’equipaggio nel creare una nuova estetica è stato sia stimolante che commovente. Spero davvero – ha concluso Ang Lee – che questo film offra un’esperienza cinematografica completamente nuova al pubblico di tutto il mondo”.

crediti foto@Ufficio Stampa 20th Century Fox Italia